Evidenziata e stigmatizzata da un comunicato di oggi, 23 settembre, dei consiglieri di minoranza Daniela Zirilli, Luca Villari e Fabrizio D’Andrea, la lunga durata della crisi politica del comune di Villafranca T., conclamatasi il 24 agosto scorso.
Proprio un mese fa infatti il sindaco, Giuseppe Cavallaro, appena dopo un anno dal suo mandato, revocava, avocandole a sé, le deleghe alla sua Giunta, “certificando” così i contrasti all’interno della sua maggioranza, che si erano palesati già nella primavera precedente.
Aveva iniziato, a febbraio, il consigliere Giuseppe Ammendolia, con le sue dimissioni da capogruppo della maggioranza consiliare, che nella primavera si sarebbe poi spaccata in due: da una parte, lo stesso Ammendolia, assieme a Pietro Costagiorgiano, Andrea Alizzi e Maria Ruggei; dall’altra, il presidente Riccardo Ramuglia, Letizia Bonanno, Gaetano Lamberto e Salvatore Micali.
Due gruppi di maggioranza, quindi, rispettivamente riferibili agli ex sindaci Matteo De Marco, vicino all’attuale primo cittadino, e Piero La Tona, che non riescono a dialogare, dal momento che, a distanza di un mese, il sindaco non è ancora in condizione di assegnare le deleghe.
La minoranza consiliare, anch’essa divisasi in due gruppi, vedeva quello con Mario Russo fortemente critico sin dall’inizio della crisi, mentre attendista l’altro con Zirilli, Villari e D’Andrea.
Proprio questi ultimi oggi chiedono le dimissioni del sindaco, “come atto di responsabilità verso i cittadini”, se il primo cittadino non riuscirà a fare chiarezza al prossimo Consiglio comunale.
“Abbiamo modo di pensare – hanno detto – che entrambi i gruppi di maggioranza non sostengono il sindaco e sono fortemente in contrasto tra loro stessi; tutto ciò fa male al nostro paese che ha bisogno di una classe dirigente corretta compatta”.
Nello stesso tempo, hanno evidenziato delle lacune amministrative che, a parer loro, sarebbero frutto di tale stato di cose, con riferimento a: scuolabus non funzionante; lavori di piazza Dante “fatti male”; poca chiarezza sull’assegnazione del campo di calcio Terre Forti; mancata attivazione della mensa scolastica.
Da parte sua il sindaco Cavallaro non ha inteso replicare ai consiglieri, specificando che “in questo mese si è continuato ad amministrare anche con atti importanti”.