Sull’intervento relativo alla sistemazione del muro di contenimento in Via Nazionale al centro del comune termense presso il Parco Urbano, lo scorso 19 settembre il consigliere Domenico Feminò, presenta in Consiglio una interrogazione in merito con lo scopo di: “conoscere la volontà o meno dell’Amministrazione di mettere in sicurezza il sito nelle more della risoluzione definitiva del problema”.
Oggi il consigliere Feminò, ormai indipendente in seno al consiglio, eletto nella lista ‘Volare Alto’ in rottura con il gruppo di maggioranza e l’amministrazione comunale, chiede di nuovo lumi sulla questione per la quale il Ministero si è pronunciato bocciando la richiesta di contributi.
Nella nuova interrogazione inviata al sindaco Domenico Munafò ed ai consiglieri comunali, mettendo a conoscenza i cittadini, il consigliere termense spiega nel dettaglio: “Nell’interrogazione era fatto presente che il muro a sostegno della via stabilimento e dei fabbricati che ci sono in quella zona presenta notevoli crepe, segnali del cedimento del muro, che se dovesse crollare, potrebbe causare danni di notevoli entità in quanto lo stesso insiste sulla S.S. 113.
“Nella stessa seduta il sindaco – dichiara nella nota Feminò – rispondeva al sottoscritto dicendo: “…per quanto riguarda poi le interrogazioni odierne, questa la risposta la reputo importante ed immediata, perché il muro di sostegno della Statale 113, di fronte la Chiesa dei Benedettini, presenta delle criticità che l’ufficio tecnico ha segnalato già parecchi anni fa e che merita attenzione, quell’attenzione che questa Amministrazione ha posto. Proprio entro il 15 di Settembre c’erano delle occasioni di fare richiesta per dei contributi e l’Amministrazione si è premurata di fare richiesta specificatamente per quella parte per poter avere un contributo…”
Il sottoscritto, in sintesi, a questa risposta ha replicato tacciando il Sindaco di far chiacchiere in quanto aveva omesso il livello di progettazione del progetto presentato e a quale bando l’Ente avesse partecipato. Allo stesso tempo ho auspicato che il progetto potesse andare in porto e che un Sindaco dove sapere tutto dalla A alla Z.
Il Sindaco replicava dicendo: “All’ufficio troverai tutte le indicazioni”
Fatta questa doverosa premessa, il sottoscritto, prendendo in parola le parole del Sindaco Munafò, si è recato presso l’Ufficio Tecnico Comunale, chiedendo tutte le indicazioni in merito a quanto affermato dal Primo Cittadino.
Ne esce fuori che NON ESISTE NESSUN PROGETTO in merito ma soltanto una mera richiesta economica che si traduceva in una scheda: Richiesta di assegnazione contributo per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio – Ministero dell’Interno. (Scadenza ore 24,00 del 15 settembre 2019).
Nei dettagli il consigliere Feminò, indica che la tipologia dell’opera, con le perdite dei potenziali finanziamenti dei progetti: “CONSOLIDAMENTO MURO VIA NAZIONALE, costo complessivo intervento 1.500.000 euro. Oltre quest’opera venivano richiesti altre due finanziamenti, uno per 250.000 euro e l’altro per 260.000 euro. Totale contributi richiesti 2.010.000 euro.
In data 28.10.2019 arrivava al protocollo la risposta del Ministero dell’Interno – continua Feminò – che rigettava la richiesta di finanziamento da parte del Comune di Terme Vigliatore in quanto l’Ente non ha trasmesso il rendiconto 2018 in data antecedente alla presentazione della richiesta di contributo (uno dei motivi di potenziale esclusione chiarito dal Min. Int.).
Inoltre, all’articolo 2 (Tipologie di investimento) comma 5 dell’ DECRETO 2 agosto 2019 del Ministero dell’Interno, era scritto espressamente quanto segue: “Per garantire il rispetto dei termini di cui all’art. 1, comma 143 della legge 30 dicembre 2018, n. 145 di affidamento dei lavori, le opere pubbliche di valore superiore a 1.000.000 di euro, devono presentare al momento della richiesta di contributo un livello di progettazione utile per attivare le procedure di affidamento dei lavori”.
Secondo il consigliere indipendente: “Tradotto? Per ottenere l’importo richiesto per il muro, serviva un progetto esecutivo! In ogni caso, questo finanziamento, così come richiesto non sarebbe stato accettato Sig. Sindaco! Ora, visto che ha avuto la brillante idea di non rispondere alle mie domande invitandomi ad andare presso l’Ufficio Tecnico Comunale, – conclude Feminò – dove avrei trovato tutte le indicazioni in merito: Come intende giustificare questo suo atteggiamento nei confronti di tutti i cittadini di Terme Vigliatore? Come intende spiegare che la sua condotta amministrativa ha fatto si che il Comune di Terme Vigliatore perdesse 2.010.000 milioni di euro? Ora che è stato chiarito che, all’epoca della mia interrogazione, non aveva nessun elemento in mano per ottenere il contributo, cosa intende fare per la risoluzione del problema in oggetto?”.