In attesa dell’arrivo degli ispettori del Ministero per accertare il numero reale dei posti letto per i malati Covid in Sicilia, dopo l’audio del superburocrate Mario La Rocca che sollecitava dirigenti e manager delle Asp a caricare i dati sulla piattaforma della Regione, il numero dei nuovi positivi crolla di colpo. Sono 1.258 i casi registrati oggi nella regione, quasi 600 in meno rispetto a ieri, con 45 decessi.
E’ vero che, come ogni fine settimana, diminuisce anche il numero dei tamponi (6.447 contro i 9.386 del giorno precedente) ma anche i dati dei ricoveri sembrano indicare un sostanziale rallentamento: 1.838 pazienti, 28 in più rispetto a ieri, ma con le terapie intensive ferme a 241, addirittura con il calo di un’unità. Una circostanza sottolineata anche dal commissario per l’emergenza Covid a Palermo, Renato Costa: “Da cinque, sei giorni stiamo notando che la pressione sui reparti ospedalieri va diminuendo e ciò in linea con la stabilizzazione della curva epidemiologica. A confermare quello che dico è che ieri, per la seconda volta, il dato dei ricoveri in terapia intensiva nella Regione aveva saldo zero ed è anche diminuito il numero dei ricoveri in regime ordinario”.
“Oggi a Palermo – prosegue Costa – abbiamo una sessantina di pazienti ricoverati in terapia intensiva con una quarantina di posti liberi. Abbiamo ragione di sperare che sia per l’andamento naturale della curva, che per le restrizioni, per il grande numero di screening che stiamo portando avanti riusciamo a intravedere un miglioramento della situazione generale, ciò non significa che abbassiamo la tensione”.
Sulla situazione in alcuni ospedale riconvertiti per pazienti Covid, come ad esempio quello di Petralia Sottana nel palermitano, il sindacato dei medici ospedalieri Cimo denuncia tuttavia criticità e attrezzature inadeguate. “Manca tutto: arredi, letti, persino i gorgogliatori per l’ossigenoterapia, indispensabili per l’assistenza di malati Covid”, denuncia il vice segretario Angelo Collodoro. Polemiche che lo stesso Costa definisce “stucchevoli” ribattendo alle accuse: “Petralia Sottana ha un ospedale dove esistono sale operatorie e medici anestesisti rianimatori, inoltre si avvale del supporto di una elipista e, secondo le valutazioni già fatte dai tecnici, potrà avere fino 50 posti letto con un’unità critica con 4 postazioni”.
Intanto non si placano le polemiche sull’audio del dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione siciliana, Mario La Rocca che ha spinto il governo a inviare gli ispettori.
Il superburocrate, in un’intervista all’ANSA, ha spiegato che quelle frasi registrate su una chat di whats app, erano una sollecitazione rivolta ad alcuni manager che sostanzialmente avrebbero boicottato la riconversione degli ospedali destinati a pazienti Covid arrivando addirittura anche a falsificare cartelle cliniche pur di non svuotare i loro reparti. Dichiarazioni che hanno suscitato le reazioni di alcuni parlamentari regionali di opposizione, come il M5s o Italia viva, che invitano La Rocca a denunciare queste irregolarità alla Procura.