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a cura di Alfredo Anselmo. 

Dopo la puntata d’esordio, che ha avuto un calo di qualche milione di telespettatori rispetto alla prima puntata dello scorso anno, ieri si è svolta la seconda delle cinque tappe che porteranno alla finale di sabato e si è chiuso il cerchio con l’esibizione degli altri 4 ‘giovani’ e dei restanti 13 ‘big’. Adesso conosciamo tutti i partecipanti al Festival ed infatti è stata stilata la prima classifica generale provvisoria, che vede in testa Ermal Meta, seguito da Annalisa e dal ‘quarantenato’ Irama. 

Andando con ordine, si parte con la visione di palloncini colorati posti sulle poltrone vuote, che rappresentano la prima novità della serata (poveri noi!) ed in effetti le gags di Fiorello sul tema non sono poi così eccelse: purtroppo la situazione legata alla pandemia, che ben conosciamo, non giova troppo al pur bravissimo Rosario, che comunque assicura sempre una certa verve allo spettacolo. Si parte con la gara fra le ‘Nuove Proposte’ e passano il ‘palermitano di Londra’ Davide Shorty con un brano ‘difficile’ che per fortuna viene recepito dalle giurie insieme al pezzo di Wrongonyou, eliminati Greta Zuccoli, bella voce ma brano anonimo e i Dellai, alquanto fumosi.

Quindi il via all’esibizione dei ‘big’, a partire da Orietta Berti, che torna a Sanremo a distanza di ben 29 anni  e porta un brano onesto, ‘romanticamente antico’, dedicato al suo Osvaldo. Tanto di cappello a chi, piaccia o non piaccia, rappresenta comunque un pezzo di storia del festival. A noi è piaciuto Ermal Meta e riteniamo giusto il suo primato provvisorio, da segnalare poi i sempre originali ragazzi de ‘Lo Stato sociale’ mentre hanno stupito ‘i due in fuksia’ de ‘La rappresentante di lista’. Elegante e trascinante Malika Ayane, riscatto per Bugo, non male il pezzo cantautorale di Fulminacci. Per il resto ci si attesta sulla sufficienza e comunque i vari brani andranno riascoltati.

La bella sorpresa della serata è rappresentata da Elodie, presentatrice insieme ad Amadeus e Fiorello ma non solo… canta, sfila, balla e fa un monologo molto personale. Ottima presenza scenica. Quindi la ‘Celebrazione di Santa Laura’: la Pausini emozionatissima sul palco reduce dal successo internazionale, esegue ‘Io, sì’, la canzone del film La vita davanti a sé con Sophia Loren, con cui ha appena vinto un Golden Globe. Poi una performance in trio: Fiorello si trasforma in beatbox, Laura canta The rythm of the night e Amadeus si agita come cubista. Ne potevamo pure fare a meno.

Bello l’omaggio al grande  Ennio Morricone, aperto dal trombettista Nello Salza che suona il tema di ‘Il buono, il brutto e il cattivo’. È poi il figlio del maestro, Andrea Morricone, a salire sul podio per dirigere l’Orchestra del Festival prima con la colonna sonora di ‘Metti una sera a cena’ e poi insieme a ‘Il Volo’ con l’esecuzione di alcune delle celebri melodie del compositore. Quindi ecco la testimonianza di Alex Schwatzer, marciatore altoatesino, campione olimpico a Pechino 2008 e protagonista dal 2012 di una lunga storia giudiziaria legata al doping, al festival per raccontare il suo stato d’animo dopo che il Gip di Bolzano ha archiviato le accuse di doping per non aver commesso il fatto e ha stabilito che c’è stata la manipolazione delle provette.

Sempre particolare il ‘secondo quadro’ di Achille Lauro, accompagnato dalla coppia Santamaria/Barra, con una lunga treccia rosso fuoco (“tributo a Mina – spiega l’artista sui social – donna dal vero animo rock’n’roll”), un completo maschile con gilet e doppiopetto, canta la sua ‘Bam Bam Twist’ e chiude con una delle sue perle di saggezza (?): “Godere è un obbligo. Dio benedica chi gode”. Chiudiamo infine con l’omaggio ad un altro pezzo di storia del festival, il medley a tre con Marcella Bella, Gigliola Cinquetti e Fausto Leali.

La classifica di serata vede in testa Ermal Meta seguito da Irama e Malika Ayane. La generale, che unisce le votazioni delle prime due serate, è la seguente: in testa Ermal Meta, a seguire Annalisa, Irama, Malika Ayane, Noemi, Fasma, Francesca Michielin-Fedez, Lo Stato Sociale, Willie Peyote, Francesco Renga, Arisa, Gaia, Fulminacci, La Rappresentante di lista, Maneskin, Max Gazze’, Colapesce-Di Martino, Coma_Cose, Extraliscio con Davide Toffolo, Madame, Gio Evan, Orietta Berti, Random, Bugo, Ghemon, Aiello.

LE PAGELLE DEI 13 BIG

di Alfredo Anselmo.

ORIETTA BERTI – (6).

La sua «Quando ti sei innamorato» contiene tutta le tenerezza dell’amore di una vita per il suo Osvaldo e va rispettata, pur essendo alquanto scontata, la voce non si discute.

BUGO – (6,5).

Bugo torna all’Ariston dopo esser stato maltrattato da Morgan e si prende la rivincita, con un brano onesto ed orecchiabile.

LO STATO SOCIALE – (8).

Sorprendono sempre, il pezzo è fresco e lancia un messaggio, valore aggiunto lo show sul palco fra illusionismo e uscita dal pacco di Lodo, che in questa occasione non canta. Bravi.

GAIA – (6,5).

Checché se ne dica, ‘Amici’ sforna spesso cose interessanti e questa ragazza né è la prova: violini di Bollywood, ritmi afro-latini, piacevole.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – (7,5).

Ritmica travolgente e gran voce sono un mix esplosivo che cattura, coraggiosi.

MALIKA AYANE – (7).

Buon ritorno a Sanremo della sempre elegante e raffinata Malika, qui con un pezzo trascinante e vellutato che si fa ascoltare.

ERMAL META – (7).

Una storia d’amore che può sembrare scontata ma alla quale la bravura e l’interpretazione di Ermal Meta conferisce peso. Piace alle giurie, piacerà a tanti.

EXTRALISCIO CON DAVIDE TOFFOLO – (6).

Bel testo ma un po’ di confusione nell’unire liscio, rock ed elettronica. Buona provocazione.

RANDOM – (6).

Canzone piatta, purtroppo arriva pure qualche stonatura, speriamo in una migliore esibizione nelle sere successive.

FULMINACCI – (7).

Pezzo cantautorale con richiami a varie esperienze del passato, va riascoltato.

WILLIE PEYOTE – (7).

Pezzo di denuncia su molti mali dei nostri giorni, reso meno pesante dalla musica ‘vivace’.

GIO EVAN – (6).

Poeta performer e cantautore Gio Evan cerca di far notare la propria spiritualità, non riesce appieno a renderla palese.

IRAMA – (6.5).

In quarantena a causa di un contatto con due persone del suo staff positive al Covid, Irama si è «esibito» con la messa in onda del video della prova generale. Classico brano ‘iramiano’.