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“Un fatto grave è quello che è avvenuto ai danni dell’ASP di Messina, delle strutture convenzionate di Messina e di tutti i cittadini di Messina e provincia”, dichiara il dott. Filippo Iannelli, rappresentante del sindacato ASSOCENDIS/ANDIAR Associazione Centri Diagnostici siciliani.

“Quanto segue è emerso solo oggi, – continua in una nota Iannelli – perché solo da poco sono stati effettuati tutti i conteggi per il 2022 e 2023.
Infatti dagli accessi agli atti richiesti, avuti nel mese di marzo ed aprile 2024., le economie dell’ASP di Messina si attestavano per l’anno 2022 in 6 milioni di euro ( derivanti dal mancato raggiungimento del budget di alcune branche e alcune strutture)e sarebbero dovuti bastare per rimborsare la produzione complessiva di tutte le strutture del territorio. Tuttavia, con uno “ strano” decreto, il num 516 del 1 giugno 2023, la Regione destina come economie per l’ ASP di Messsina solo 1.7 milioni, sottraendo de facto 4.3 milioni di euro circa di economie effettive e distribuendole non si capisce bene dove. La stessa cosa avviene per il 2023, ove le sole economie della dialisi risultano essere , come da accesso presso ASP di Messina , 2.8 milioni circa e sarebbero dovute servire per rimborsare parte delle altre prestazioni eseguite dai cittadini siciliani nelle branche ove è avvenuta una maggiore produzione.
Anche qui, con uno strano decreto di “ distribuzione “ delle economie della dialisi, vengono destinati all’ASP di Messina come economie derivanti dalla branca di dialisi solo 1 milione di euro circa, sottraendo de facto circa 1.8 cm.
Ci chiediamo a questo punto a chi sono andati questi soldi destinati all’aggregato dell’ASP di Messina? Perché è stato fatto ciò che e a che fine? Sappiamo a riguardo via sia anche una interrogazione parlamentare per iscritto da parte di un esponente della stessa maggioranza di governo
Ci auguriamo che fatti come questo non accadano più perché l’aggregato già assegnato per una provincia, – conclude Iannelli – dovrebbe essere utilizzato all’interno di quella provincia e non può essere sottratto ad essa. Aspettiamo risposta per capire dove siano andate a finire tali economie e aspettiamo che tali economie rientrino nella disponibilità dell’ASP di Messina”.