Questa volta, l’interesse letterario dei romettesi è stato acceso da ‘La stella spezzata’, il nuovo avvincente romanzo dello sceneggiatore Mario Falcone, presentato, questa sera, alla libreria ‘Libratevi’ di Rometta Marea.
Scritta principalmente per lettori giovanissimi, la tenera ed intensa storia d’amore, ambientata nel ghetto romano, di due dodicenni, l’ebrea Magda e Marco, attraversa la storia della Shoah, che fa da scenografia a quelle vite, suscitanti quei sentimenti profondi di ripugnanza della sopraffazione di un uomo su di un altro uomo, ai quali ha puntato l’autore.
La non facile ricercata semplicità del romanzo, da parte dell’autore, non ne vela la profondità, dal momento che traspaiono le illuminanti ispirazioni de ‘La banalità del male’ di Hannah Arendt, ‘L’amico ritrovato di Fred Uhlman’ e ‘Se questo è un uomo’ di primo Levi, dalle quali deriva la conclusione secondo la quale la morte non è il peggiore dei mali: “in quanto ancora peggio è stata la sottrazione quotidiana della dignità umana”, ha detto quasi commosso l’autore Mario Falcone, dialogando con i presenti.
Due di loro, Ylenia Giordano e Anna Tamburini si sono trovate d’accordo sul fatto che i romanzi storici siano un utile ausilio ai saggi ed ai libri di storia per la formazione degli studenti, in quanto, agendo sui sentimenti, trasformerebbero le nozioni in passioni, con benefiche ricadute sociali. E da qui qualche critica al ‘prodotto didattico’, che sarebbe da rivedere soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento della Storia, ritenuto non opportunamente organizzato per una buona formazione civica degli studenti.
L’apice delle emozioni della serata si è raggiunto con la citazione dell’autore di una scena del film ‘L’oro di Roma’, nella quale il regista Carlo Lizzani ha voluto forse lasciare intuire che Gesù è morto una seconda volta, accanto agli ebrei, quando il crocifisso in oro viene preso a martellate, per essere distrutto dall’orafo, prima di essere fuso e consegnato, invano, come riscatto ai nazisti per avere salva la vita degli ebrei del ghetto di Roma.
Serate letterarie come quella di stasera, bellissima sia per lo spessore ed il carisma dell’autore sia per l’ospitalità di Mariagrazia e Gloria, della libreria ‘Libratevi’, sarebbe davvero bello potessero ripetersi in futuro, hanno commentato, alla fine, soddisfatti gli intervenuti.