Si svolgerà sabato 21 settembre presso la sala “Antiquarium” di Rodì Milici il convegno organizzato dall’associazione Pedalare “Perché fare memoria è importante… Storie, testimonianze di vittime di mafia e aneddoti negli accidentali percorsi di verità”.
Ancora una volta l’associazione Pedalare, guidata da Filippo Campisi, mantenendo l’impegno, si ripresenta, dopo vari incontri culturali e dopo il successo della prima edizione dell’infiorata alla cittadinanza rodiese con un tema di interesse sociale che desterà sicuramente la partecipazione e l’interesse di molti.
Lo scopo di questo convegno è quello di mantenere vivo il ricordo delle vittime innocenti della mafia, camminando accanto ai loro famigliari. Personalità importanti interverranno nella giornata di sabato, obbligandoci all’impegno di responsabilità di giustizia. A tal fine è rivolta l’attività di raccolta di testimonianza dei congiunti delle vittime; come Angela Manca madre di Attilio Manca urologo originario di Barcellona Pozzo di Gotto trovato cadavere nella sua abitazione di Viterbo, Pietro Campagna fratello di Graziella Campagna uccisa a soli 17 anni nel lontano 1985 la cui storia è stata fonte di inspirazione del film di RAI Uno “La vita rubata” interpretata da Beppe Fiorello. Ci aiuterà a conservare il ricordo di questi fatti realmente accaduti il professore Luciano Armeli Iapichino, già ospite dell’associazione. Il prof Iapichino con la sia sensibilità intellettuale attraverso il ricordo dei congiunti ricostruirà il profilo delle giovani vittime. Autore del libro “Le vene violate.. Dialogo con l’urologo siciliano ucciso non solo dalla mafia”, da ottimo scrittore, oratore e indagatore delle vicende umane ci aiuterà a difendere la memoria, coltivarla e perpetuarla.