La sanità convenzionata privata siciliana batte i pugni sul tavolo e annuncia quattro giorni di sciopero. E’ quanto e’ stato deciso all’unanimità nell’assemblea svolta a Caltanissetta in data 4 febbraio.
I privati invocano l’aumento dei fondi messi a disposizione per le strutture della convenzionata esterna: “Quelli erogati attualmente (meno di 300 milioni di euro l’anno) bastano appena a coprire le richieste fino al 15-20 del mese. Il resto (almeno 60 milioni) dobbiamo metterlo noi di tasca nostra.” E’ quanto dichiarato dal dott Filippo Iannelli, rappresentante dei radiologi convenzionati (Assocendis-Andiar).
“Dal 2012 al 2022 vi e’ stata una contrazione dei fondi destinati al nostro comparto di oltre 30 milioni di euro, mentre sono aumentati, anche a dismisura i fondi destinati per i restanti comparti della spesa sanitaria (privata e pubblica).” Ricorda Iannelli che le strutture sanitarie private accreditate eseguono 50 milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali annue con una spesa di meno 300 milioni di euro, al fronte degli ambulatori pubblici che eseguono circa 12 milioni di prestazioni con una spesa di 300 milioni di euro all’anno.
“Senza le nostre strutture i pazienti non saprebbero dove eseguire gli esami diagnostici, dati gli enormi tempi di attesa ed i costi molto più alti della sanità pubblica, che non è in grado di soddisfare la richiesta dell’utenza”, conclude Iannelli .