Nel corso della serata di martedì 10 novembre, a conclusione di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Patti, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 26enne del luogo, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
L’uomo è gravemente indiziato del delitto di violenza sessuale commesso alla fine dello scorso mese di settembre in danno di una giovane conoscente.
Le indagini condotte dai Carabinieri, avviate a seguito della querela sporta dalla vittima, hanno permesso di ricostruire e documentare la condotta posta in essere dell’indagato che, in Patti, in orario notturno, aveva costretto la vittima a subire atti sessuali, dopo averla condotta con violenza un luogo isolato e buio. Qui, dopo averla immobilizzata e denudata, tentava ripetutamente di avere un rapporto completo, contro la volontà della ragazza che, però, riusciva a divincolarsi e a sottrarsi dal proprio aggressore.
I Carabinieri della Stazione di Patti, attraverso l’attività investigativa condotta, hanno raccolto i gravi indizi di colpevolezza che hanno consentito l’emissione della predetta misura cautelare, richiesta dalla locale Procura della Repubblica.
L’uomo è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la propria residenza, dove è ristretto in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il risultato conseguito scaturisce dalla fiducia riposta dalla vittima nei confronti della Magistratura e delle Forze di Polizia. Ciò ha reso possibile il tempestivo intervento condotto da militari aventi una specifica preparazione professionale, attraverso il supporto della “task force” specializzata, costituita presso il Comando Provinciale Carabinieri di Messina per il contrasto alle violenze di genere, nell’ambito delle direttive impartite dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, particolarmente attenta a perseguire tali, delicati delitti.