Un incontro-tavola rotonda di un certo rilievo e interesse, quello avvenuto nello scorso fine settimana all’interno della favolosa location del Parco Jalari, con al centro del dibattito, così come dal titolo dell’evento, 4 componenti fondamentali da promuovere e valorizzare per il rilancio del nostro comprensorio e non solo: ‘Turismo, territorio, ambiente e cultura’. All’evento hanno preso parte oltre agli ideatori del Parco- Museo Jalari, i fratelli Mariano e Sebastiano Pietrini, diversi relatori-rappresentanti istituzionali e territoriali, dall’Assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Antonio Purpura, all’onorevole regionale Giuseppe Lupo, in sostituzione dell’assente per motivi istituzionali, l’assessore al Turismo Cleo Li Calzi, al soprintendente ai Beni culturali per la provincia di Messina, Rocco Scimone. Inoltre sono intervenuti diversi rappresentanti della politica locale e regionale: l’onorevole regionale Marcello Greco e Franco Rinaldi e il sindaco di Ficarra e segretario provinciale Pd Basilio Ridolfo.
L’incontro è stato ben moderato dall’Ing. Filippo Floramo. Ad aprire la tavola rotonda e fare gli onori di casa, Vera Giorgianni, rappresentante dell’Associazione culturale, etnografica e ambientale Jalari, la quale dopo aver ringraziato tutti i promotori e i presenti all’iniziativa, ha fatto un breve ed incisivo exscurs storico del Parco Jalari e le sue numerose attività ed eventi realizzati in questi anni: “Uno degli obiettivi principali originari del Parco è il rispetto della natura, qui sono stati piantati più di 30.000 alberi realizzando un vero e proprio Parco naturale. Poi tanto spazio dedicato alle botteghe con gli oggetti dell’etnografia siciliana. Il nostro scopo originario, che portiamo sempre avanti, è la riscoperta della storia della nostra terra anche attraverso gli utensili e i mestieri antichi. Inoltre il Jalari – continua la Giorgianni – è anche luogo di visite didattiche oltre ai diversi e importanti eventi messi a punto ogni anno come la Festa della Vendemmia, Espressivamente e Jalari in corto con la realizzazione di filmati da tutto il mondo. Il nostro Parco-Museo è un luogo sociale e un luogo di studio, con numerosi studenti che hanno realizzato più di 25 tesi di laurea dedicate al luogo. Infine il Jalari si è aperto anche agli scambi interculturali con i progetti Erasmus Plus. La sfida da affrontare oggi – conclude – è quella di fare impresa attraverso la valorizzazione del nostro luogo. Tutto questo, ricordo a tutti, grazie al sacrificio, all’impegno e alla creatività di una gestione privata e senza ausilio di contributi pubblici”.
Per il Soprintendente ai beni culturali, Rocco Scimone: “In Sicilia abbiamo l’oro ha portata di mano e non riusciamo a percepirlo e valorizzarlo. Dobbiamo intervenire sui beni culturali insieme all’assessorato competente attraverso una nuova politica culturale. L’obiettivo è mettere a regime tutte le nostre risorse migliorando le infrastrutture, affinché il turista venga comodamente sul territorio portando sviluppo e benessere. Dobbiamo cercare di fare turismo – conclude Scimone – puntando sulla cultura. Siamo noi stessi gli attori e i protagonisti del rilancio territoriale”.
Secondo l’Assessore regionale ai Beni Culturali, Antonio Purpura: “Sulla valorizzazione dei beni culturali la Regione scommette tanto, attraverso un nuovo percorso di sviluppo. Se noi non riusciamo a dare una risposta credibile a chi viene a trovarci perdiamo tutti. Noi vogliamo dare al turismo quegli agganci che finora non ci sono stati, cercando di creare il giusto collegamento tra patrimonio storico-paesaggistico e turismo. In Sicilia, abbiamo tante attività ricettive ma che lavorano solo al 30 per cento rispetto alle reali potenzialità. C’è di bisogno di creare investimenti e abbiamo urgenza di dare risposte celeri e concrete. Un economia e una popolazione come la nostra che ha dimensioni da paese europei ha di bisogno di un tessuto produttivo che punti anche sull’agricoltura e sul turismo. Secondo gli ultimi dati stiamo iniziando a crescere nuovamente in Sicilia sul piano turistico-culturale. Ma abbiamo bisogno non solo del turismo stagionale bensì di un turismo più strutturato come in Toscana o a Malta. Abbiamo dei profili di alto livello presenti nelle strutture regionali ma si deve lavorare sulla managerialità e le pratiche di valorizzazione culturali. Certamente dobbiamo lavorare con le poche risorse a disposizione e cercando di fare evolvere le risorse presenti nei dipartimenti e nelle varie strutture regionali. Infine abbiamo bisogno di ripartire dalla valorizzazione degli antichi saperi e mestieri come il fabbro e il sarto. Il Parco Jalari ripropone bene queste esperienze essendo luogo di memoria, di condivisione e di aggregazione. Così come la Fiumara d’Arte di Tusa di Antonio Presti. Quella che per oggi – sottolinea Purpura – è tradizione può diventare innovazione. Dobbiamo lavorare sulle opere d’arte e culturali puntando nel radicamento territoriale e nella capacità di innovarlo. Cerchiamo di industrializzare il nostro turismo dei beni culturali – conclude – attraverso i nuovi saperi e la freschezza dei nostri giovani. Recuperare quindi le nostre antiche conoscenze attraverso una prospettiva innovativa”.
Intervenuto anche l’onorevole regionale Marcello Greco, che ha messo in evidenza come, “l’assenza della politica in questi anni si è fatta sentire, sta adesso a noi ritrovare una nuova sinergia tra i vari dipartimenti regionali per il rilancio della nostra terra. Dobbiamo ripartire dalla base, soprattutto dalle infrastrutture, i nostri turisti trovano forte difficoltà a visitare le nostre meravigliose bellezze. La politica deve occuparsi di quest’aspetto fondamentale. Un turista norvegese o svedese avrebbe forti difficoltà a raggiungere un posto meraviglioso come il Jalari. A riguardo credo che un’opera come l’aeroporto sia sempre più necessaria per il rilancio territoriale. Ma sta alla politica rioccuparsi del territorio – conclude Greco – in questo momento di difficoltà, anche attraverso il contributo dei fondi europei anche per intervenire sull’occupazione dei giovani”.
Infine, per l’onorevole regionale e vicepresidente Ars, Giuseppe Lupo: “Il Jalari è una delle meraviglie della nostra terra. Le passerelle non servono più, – dichiara Lupo – abbiamo bisogno di fatti concreti per la crescita della Sicilia. A mio giudizio le uniche risorse vere della regione, sono i nostri beni culturali, essi devono diventare volano di sviluppo. Si deve ripartire da questi nostri tesori, dalla natura, ambiente, cultura, territorio fino alla dieta mediterranea”.