Il Gruppo Consiliare PDR, constatata la presenza in città di sistemi di copertura di edifici sia pubblici che privati realizzati in amianto, materiale largamente utilizzato fino al 1994, ha voluto sollecitare l’Amministrazione Comunale a redigere il Piano Comunale Amianto.
“Si apprende infatti dalla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 7 Agosto 2015 che lo scorso 22 Luglio la Presidenza della Regione ha invitato tutti i comuni a redigere tale Piano, -scrivono nella nota i consiglieri – in attuazione della Legge Regionale n.10 del 29 Aprile 2014.
Detta Legge, avente in oggetto le “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”, in attuazione dell’art. 4, c. 1, lettera b) , emana le linee guida per la redazione del “Piano comunale amianto”.
Nell’ambito del Dipartimento Protezione Civile è stato istituito l’Ufficio amianto, che per il conseguimento degli obiettivi di cui all’art. 2, promuove, coordina e realizza entro i termini indicati, quanto previsto dall’art. 4 della medesima legge.
La legge regionale fornisce indicazioni per l’adozione, sul territorio regionale, di misure volte alla prevenzione ed al risanamento ambientale rispetto all’inquinamento da fibre di amianto, prevedendo un coordinamento tra la procedure di competenza dei rami dell’Amministrazione regionale, dell’ARPA, delle ASP e degli enti locali.
In particolare, il ruolo dei comuni – sottolineano – è fondamentale per la tutela della salute dei cittadini dai rischi connessi con l’esposizione all’amianto, mediante il censimento, su base locale, dei siti o edifici in cui lo stesso è presente e la relativa rimozione.
Il Piano è finalizzato alla concreta attuazione territoriale di tutte le misure previste dalla vigente normativa efficaci per prevenire o eliminare ogni rischio di contaminazione da amianto.
Tra gli scopi di questa interrogazione: “Il primo obiettivo del piano è quello di pervenire in tempi brevi al censimento di tutti i siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto. Ciò al fine di “fotografare” la situazione e prevenire smaltimenti illeciti con conseguenti abbandoni di rifiuti contenenti amianto che possono diventare, a causa delle sollecitazioni meccaniche e degli agenti atmosferici, fonte di diffusione di fibre nocive per la salute.
Il secondo obiettivo, da perseguire parallelamente, è quello di rimuovere rapidamente tutti i rifiuti abbandonati contenenti amianto, rafforzando la vigilanza sul territorio per prevenire e reprimere tali fenomeni.
Il terzo obiettivo del Piano consiste nella programmazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto secondo quanto previsto dall’art. 10 della legge regionale n. 10/2014. Confidiamo in una celere e concreta soluzione del problema, attendendo risposta”.