Nel piccolo e ridente comune tirrenico sempre più attivo sul piano del decoro e rispetto dell’ambiente e natura, prende il via il laboratorio del Ri.U.So. Il termine suona come una parola bizzarra per una cosa molto semplice: persone che si prendono cura del nostro paese.
Un gruppo di tecnici architetti, geometri, ingegneri, geologi, e non tecnici: psicologi, economisti, pedagogisti, che hanno accettato il compito di curare, con dedizione e disciplina, un malato speciale: Oliveri e il suo territorio.
“Questa storia nasce tre mesi fa, – si legge dalla Pagina FB del Comune – con l’invito rivolto ai cittadini e a tutti i professionisti del territorio a partecipare a un incontro per piantare il seme della partecipazione alla vita amministrativa del nostro Comune. Fu in quella occasione che il gigante barba munito Celona propose questo esperimento. La reazione non è stata esattamente quella sperata.
Ci è mancato poco che i critici regolarmente iscritti all’albo dei detrattori gli balzassero al collo come il conte Vlad di Bram Stoker. Qualcuno ha persino proposto che per pena bisognasse strappargli i peli della barba uno ad uno. Alla fine di quell’incontro sono rimasti a sentirlo un pugno di persone. Gli altri erano andati via.
“Oliveri non è pronta per queste cose” sostenevano, sottovalutando che la prontezza al cambiamento non è uno stato ma una scelta.
Celona è un visionario e come tutti gli appartenenti a questa razza affronta le sfide con l’ostinazione di un mulo Sardo e un’idea precisa del posto in cui bisogna andare. Si è piegato come un giunco di fiume, ma ha continuato a contagiare con l’energia sognatrice di chi immagina un futuro improbabile, eppure possibile.
Sabato 26 quella visione si è materializzata e ha assunto le forme concrete di 32 eccellenze, provenienti da tutta Italia, con competenze riconosciute a livello nazionale, che hanno accettato l’invito a partecipare al nostro evento. Ma hanno fatto di più. Hanno accettato di aiutarci a riemergere dalle sabbie mobili in cui ci siamo impantanati. Nulla di simile era mai successo nella storia di Oliveri.
Non pretendiamo di dare l’esempio nè di dettare la linea. Ma una cosa l’abbiamo capita e vogliamo condividerla. Sul lavoro, in amore e anche in politica, il cambiamento è la rottura di uno schema consolidato. La strada è lunga, ma la rotta è quella giusta. Oliveri vuole cambiare, con il passato nel cuore e gli occhi dritti sul futuro”.