Al via la XI edizione della ‘Festa della Nocciola’ a Badiavecchia di Novara di Sicilia l’1 e 2 ottobre 2016 dalle ore 10 del sabato alle 14 della domenica con l’originale e unica ‘salsiccia alla nocciola’. Mentre domenica 2, alle ore 10 si svolgerà la celebrazione solenne e nel pomeriggio alle 15 la processione di Sant’Ugo Abate Monaco Cistecense del Monastero. Se volete ritemprarvi nel corpo e nello spirito vi invito a recarvi nell’antico borgo di Badiavecchia. Ma qualcuno si chiederà: Dov’è? – Semplice; siamo a pochi chilometri da Novara di Sicilia nel messinese, immersi tra le silenziose valli che addolciscono il paesaggio tra i monti Peloritani ed i Nebrodi. Giungervi non è difficile, basta imboccare la ss185 che a Terme Vigliatore incrocia la statale 113 per Messina e da qui inerpicarsi su per le montagne fino a Novara di Sicilia per poi proseguire attraverso la strada provinciale 96 che in pochi minuti vi porterà a Badiavecchia. Qui vi troverete immersi nella storia ammirando i resti dell’antico Monastero Cistercense consacrato nel 1117 e la piccola chiesa di Santa Maria Annunziata; tra i dolci declivi e la lussureggiante vegetazione vi sembrerà di udire ancora il dolce e discreto suono della campana che, in quel luogo di mistica solitudine, invitava i monaci dal saio bianco alla preghiera. Poi, se oltre allo spirito avrete anche l’umano desiderio di ritemprare il corpo, qui siete proprio nel posto giusto. Questa è terra di nocciole, frutto a cui ad ottobre dedicano anche una sagra, e non vi sarà quindi difficile trovare degli ottimi dolci preparati dalle sapienti mani degli abitanti del luogo ma anche e soprattutto la rinomata salsiccia di nocciole dall’impareggiabile profumo che, insieme a qualche fetta di buon pane fragrante, saprà soddisfare certamente anche il vostro palato. Badiavecchia è un posto incantevole ed unico di cui, quanti amano la storia e la natura, non potranno non apprezzare il fascino.
“E in questo breve istante, c’è cu rusti, e c’è cu canta, c’è cu mangia, e c’è cu curri,
c’è cu shouia e c’è cu si sciara p’un callozzu i sosizza,
c’è cu bivi e si richija, ce cu pinsa e c’è cu prega
c’è un jornu di cuntitizza, c’è S. Ugo chi ni biridisgi p’ sta terra truoppu bella.
Vi aspettiamo in questo borgo unico per il suo fascino naturale che saprà incantare
quanti amano la natura e la storia.”