Il Centro Antiviolenza “Frida Kahlo” di Barcellona Pozzo di Gotto non ci sta alla retorica dell’8 marzo, considerata dai più “la festa delle donne”.
“Non si può pensare ad una festa quando ancora i diritti delle donne vengono palesemente violati e nei casi peggiori viene tolto a esse lo stesso diritto alla vita” afferma Francesca Pantè, presidente di Frida. “Ancora una volta – continua – si assiste, per poca conoscenza o semplicemente per abitudine stereotipata, alla festa della mimosa, come se le donne avessero qualcosa da festeggiare l’8 marzo”.
L’impegno di Frida, a fianco di tutte le donne, non solo di quelle che vivono o hanno vissuto relazioni violente, e dalla violenza vogliono affrancarsi, è costante. Infatti, non soltanto la sede territoriale di via Dante Alighieri 31 è aperta tutti i giorni dalle 8.30 alle 20.30, ma la reperibilità telefonica è h24 e risponde al numero 327 9879516. Anche durante la pandemia, in particolare con il lockdown della scorsa primavera, Frida ha aumentato la quantità di supporto offerto, affinché anche le donne che non avevano la possibilità di uscire di casa hanno trovato – attraverso mezzi diversi dall’accoglienza in presenza – un supporto altamente professionale, accogliente e puntuale, oltre che tecnicamente ineccepibile.
Quest’anno, per l’8 marzo, anziché un’iniziativa congressuale come era capitato gli scorsi anni, Frida ha deciso di promuovere un’attività relativa alla salute riproduttiva delle donne.
Infatti, il Centro Antiviolenza ha ricevuto in dono da ActionAid Italia 200 test di gravidanza “Clarity by Clearblue”. I kit singoli, che saranno messi gratuitamente a disposizione delle donne che ne faranno richiesta e lo ritireranno presso la sede domani 8 marzo, rappresentano un’azione di tutela dei diritti delle stesse donne rispetto alla salute riproduttiva. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i diritti riproduttivi si basano sul riconoscimento del diritto fondamentale di tutte le coppie e degli individui a decidere liberamente e responsabilmente il numero, la separazione e la sincronizzazione temporale di nascita dei loro figli e di avere le informazioni e i mezzi per farlo e il diritto di raggiungere il massimo livello di salute riproduttiva. Il CAV di Barcellona Pozzo di Gotto si batte da moltissimi anni ormai affinché il diritto delle donne di prendere decisioni in materia di riproduzione senza discriminazione, coercizione e/o violenza resti inviolabile. Nel rispetto del proprio statuto, infatti, Frida sta accanto alle donne affinché le stesse abbiano il diritto ad un aborto legale e sicuro, ma anche il diritto alla contraccezione, ad essere libere dalla sterilizzazione forzata, ad accedere ad un’assistenza sanitaria riproduttiva di buona qualità e all’istruzione e formazione per poter fare scelte riproduttive libere e informate.
Il CAV di Barcellona Pozzo di Gotto, che afferisce sia alla Rete Nazionale Antiviolenza “Frida Kahlo” sia alla Rete REAMA della Fondazione Pangea, ha deciso di condividere, altrettanto gratuitamente, i test di gravidanza con molte delle realtà della provincia di Messina che si occupano di prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne, affinché la prossimità sia una modalità operativa concreta.
Dunque, un 8 marzo di sostegno, impegno, affiancamento. Accanto a questa importantissima iniziativa, Frida ha accettato uno speciale invito da parte di *Franco Furnari, noto e bravo coiffeur di Barcellona*. Lunedì, dalle 10.00 alle 16.00, il Salone HairFranco, di via Cutugno 72, accoglierà quante vorranno chiedere una piega o un’acconciatura. Per evitare ogni storpiatura o equivoco, Francesca Pantè ci tiene a precisare che “l’iniziativa, che ricorda #farsibellanonèunacolpa ideata dall’allora assessora Angelita Pino, non è volta ad affermare che i diritti delle donne o l’autodeterminazione delle stesse debba passare dall’estetica. Semmai, vogliamo sottolineare che ciascuna ha il diritto di scegliere da sé e per sé la forma di ‘cura’ che preferisce, anche se questa può prendere l’aspetto di una carezza-acconciatura. Negli anni passati abbiamo accolto donne che volevano autodeterminarsi anche in tal senso e che sono state violate per la loro scelta di vestirsi come preferivano o truccarsi e pettinarsi come preferivano”. La presidente sottolinea che “è chiaro che i diritti a cui noi aspiriamo sono decisamente quelli della piena autodeterminazione, nella vita pubblica e privata, nella libera professione come nei salari pubblici e potrei continuare ancora. Ma chi lo ha detto che la donna non possa scegliere liberamente le forme che vuole, anche quando possono apparirci ‘superficiali’ perché distanti dal nostro insieme di credenze e valori? Perché dobbiamo cadere nella trappola di scegliere sempre noi al loro posto, di giudicare le loro scelte come buone, profonde o cattive e superficiali? Questa è una manifestazione simbolica, che va oltre il superficiale significato che qualcuno potrebbe attribuire”.
Si invitano tutte le donne pertanto a ritirare, prenotando al numero 327 9879516, il kit di gravidanza, sapendo che prossimamente sarà possibile anche accedere ad una consulenza (sempre gratuita) con un’ostetrica. Ma anche a rivolversi a Franco Furnari, domani 8 marzo, dalle 10.00 alle 16.00 chiamando il numero 090 9701258 o il cellulare 338 9224989.
(In copertina foto di repertorio by Frida).