Nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 26 maggio 2024, le sale del Museo Epicentro di Gala a Barcellona Pozzo di Gotto, sono tornate ad illuminarsi per uno speciale omaggio degli artisti Nino Abbate e Salva Mostaccio ad una eccellenza dell’arte contemporanea, quella Carla Accardi che è stata definita “la regina dell’astrattismo”.
Nel centenario della sua nascita (1924-2024) l’artista siciliana di origini e romana d’adozione, scomparsa nel 2014, ha avuto lo spazio che meritava proprio in quello che il Ministero dei Beni Culturali nel 2022, ha definito uno tra i “Luoghi del Contemporaneo” in Italia.
In apertura ha relazionato con la bravura e la professionalità che da sempre la contraddistingue, la nota storica dell’arte Valentina Certo, la quale si è soffermata sul percorso artistico e biografico di Carla Accardi, servendosi di slide. Sono seguiti due gustosissimi interventi dei “padroni di casa”, prima Salva Mostaccio che ha dato una “lettura poetica” dell’incontro a Roma con la prestigiosa artista, poi Nino Abbate che ha invece narrato i particolari veri e propri della visita alla fine degli anni Novanta nel suo studio in via del Babuino.
Aneddoti anche divertenti che alla fine hanno portato alla realizzazione da parte della Accardi di una mattonella che fa parte della collezione del Museo Epicentro e che è stata ammirata dai tantissimi presenti all’evento insieme ad altre opere realizzate proprio in onore della stessa da Salva e Nino, lavori che sono stati illustrati dalla Certo.
Tornando alla prestigiosa mattonella, oggi ambita da collezionisti e musei, era esposta con altri due grandi artisti firmatari, nel 1947 a Roma, del Manifesto dell’astrattismo del Gruppo “Forma 1”, e parliamo di Pietro Consagra e Achille Perilli. Altre due chicche della serata una pubblicazione sull’evento e da un video documentario realizzato dal fotografo Gianluca Abbate.
Una di quelle serate di altissimo spessore culturale che hanno arricchito il pubblico di amici ed estimatori dell’arte che alla fine hanno partecipato ad un rinfresco offerto dal Museo Epicentro. Un plauso a Nino Abbate e Salva Mostaccio, coadiuvati dal figlio Gianluca.