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Anche Messina protagonista della «Giornata SVEGLIAREGIONE!» per la riforma forestale in Sicilia proclamata da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil con una serie di iniziative di mobilitazione in quasi tutti i comuni della sua provincia e con un’assemblea partecipata nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca alla presenza anche del sindaco Cateno De Luca.

La Giornata SVEGLIAREGIONE! è stata per i lavoratori forestali l’occasione per rivendicare il proprio, fondamentale, ruolo nella salvaguardia del territorio e nella protezione attiva dei siciliani dai disastri ambientali. Una vertenza che riguarda non solo le lavoratrici e i lavoratori forestali, ma la Sicilia nel suo insieme e modello di sviluppo.
«Il nostro patrimonio boschivo è cuore pulsante del presente e del futuro – ha sottolineato la segretaria generale della Fai Cisl Messina, Sabina Barresi durante l’assemblea al Comune di Messina – La Forestazione deve tornare al centro delle politiche di sviluppo di questa terra. Rivendichiamo da anni una programmazione anticipata ed una protezione dell’ambiente legata al concetto di sviluppo sostenibile maturato negli ultimi anni riguardo ai rischi connessi. Occorre investire in una diversa gestione forestale attraverso interventi innovativi, l’ampliamento del territorio boscato, lo sviluppo della produzione vivaistica per la produzione e diffusione delle specie mediterranee, la prevenzione e la lotta agli incendi, una maggiore fruibilità del bosco attraverso sentieri naturalistici e aree attrezzate».
La Sicilia figura tra le prime 5 Regioni d’Italia in cui il dissesto idrogeologico è maggiormente diffuso. Una stima fatta dall’istituto Nazionale di Economia Agraria parla di 38.000 ettari di territorio isolano a rischio di dissesto superficiale e 15.000 di dissesto profondo, pari al 2% del territorio siciliano.
«È un obbligo dare priorità alla forestazione e all’ambiente – ha sottolineato la Barresi – e il nostro territorio conosce bene cosa significa non impegnarsi e sottovalutare il rischio idrogeologico presente. La proposta di riordino prevede una precisa definizione delle aree di intervento, diversificazione delle proprie attività ed agire sulla collocazione e la riqualificazione delle risorse umane in ambiti specifici. Tutto legato ad una progettualità con programmazione economica certa e seguendo tre direttici: la gestione e l’ampliamento delle aree boscate e manutenzione e difesa del territorio, la prevenzione e repressione degli incendi boschivi e la salvaguardia dell’ambiente naturale e, infine, la funzione produttiva e turistico-ricreativa».
La segretaria generale della Fai Cisl Messina ha auspicato un riordino radicale e fondamentale affinché «la forestale non sia un peso o un serbatoio di voti e la professionalità degli addetti al servizio antincendio deve essere socialmente riconosciuta» .