Il consigliere comunale Massimo Bagli ha inviato una lettera al presidente Musumeci e all’assessore all’Economia, Armao, per segnalare «l’assurdo comportamento di Riscossione Sicilia che chiede agli utenti il pagamento di costi di accesso ai documenti amministrativi, in ossequio a quanto previsto dal regolamento».
Bagli evidenzia che il contribuente interessato a conoscere i dettagli della propria posizione debitoria mediante il rilascio di copie, è gravato dall’onere di versare somme a titolo di rimborso dei costi di produzione di dette copie, seconde un tariffario ad importi crescenti in ragione del numero d: pagine. Onere che deve essere assolto mediante il versamento delle somme presso gli uffici postali, con i disagi che, a varie titolo, ne conseguono.
Una situazione inverosimile – conclude il consigliere che chiede la presa di posizione del “governatore” siciliano – visto che su tutto il territorio nazionale l’Agenzia delle Entrate Riscossione continua a rendere gratuitamente il servizio di accesso ai documenti amministrativi del contribuente. È doveroso uni-formare la condizione del contribuente siciliano a quella dei contribuenti nazionali