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Entro la fine del 2026 i Molini Lo Presti dovranno essere riqualificati e trasformati nella “Porta del mare”. Lo ha annunciato il sindaco Pippo Midili facendo il punto della situazione dopo il confronto al ministero delle Infrastrutture.

«Non ci sono ostacoli, il finanziamento concesso è accertato e consolidato – ha detto il primo cittadino – ma adesso occorre che l’iter sia veloce per rispettare la tempistica sulla quale non ci saranno sconti. Questa mattina ho convocato una riunione con il personale dell’Ufficio tecnico per spiegare quello che c’è da fare subito. Punto di partenza sarà il documento di indirizzo alla progettazione, atto propedeutico al successivo affidamento del servizio di architetture ed ingegneria per la redazione del Piano di fattibilità tecnica economica (Pfte). Occorre pubblicare il bando per individuare la ditta che, in compartecipazione col Comune dovrà redigere sia il Pfte, da far approvare in conferenza di servizi e poi il progetto esecutivo, pure soggetto ad approvazione per dare il via ai lavori. È evidente che la ditta aggiudicataria dell’avviso è chiamata a versare la parte di risorse privata (circa 10 milioni) di euro. Nel giro di 24 mesi dovrà essere tutto definito».
A riferire sulla missione romana, accanto al sindaco, il suo vice e assessore ai lavori pubblici, Santi Romagnolo. «Abbiamo informato i funzionari del Ministero che si è proceduto alla bonifica del compendio immobiliare e alla redazione degli studi geologici che sono propedeutici alla progettazione investendo le somme (280 mila euro di nostra competenza). Ora procederemo al bando che dovrà portare alla riconversione dell’opificio. I nuovi spazi comprenderanno in linea di massima una combinazione di destinazioni d’uso pubbliche: museale (1.700 mq) e infrastrutturale per i trasporti (700 mq); e private: ricettiva (hotel e ristorazione, circa 2.500 mq), uffici di rappresentanza (800 mq) e commerciale (3.200 mq). Una progettualità dal valore di ben 18 milioni di euro, dieci dei quali dovranno essere versati dai privati attraverso il project financing».