“Avevamo sperato che le grida di allarme, le segnalazioni, le note allarmate da parte di associazioni (da ultimo la pertinente ed esaustiva segnalazione di Italia Nostra) e semplici cittadini avrebbero indotto l’amministrazione a bloccare il parcheggio sotto le mura del Castello. Purtroppo i lavori proseguono con la costruzione di un muro in cemento armato.”
Questo si legge in una nota del Coordinamento del Centrosinistra di Milazzo che fa sentire la propria voce anche su questa spinosa situazione. Il comunicato così prosegue: “Allora occorre ripetere invitando gli organi di controllo ad un intervento immediato e risolutivo:
1) Sull’area dei lavori, come in tutta la cittadella fortificata e le sue pertinenze, è stato imposto il vincolo di tutela monumentale con decreto ministeriale 26 aprile 1966. Il vincolo è stato pedissequamente trasferito nel vigente Piano Regolatore Generale: Zona A1 – Tutela monumentale, normata dall’art 35 della Norme di Attuazione – Zone di tutela monumentale A1 Comprende l’area del Castello come da vincolo ministeriale del 26.4.1966 e delle relative pertinenze ambientali. Interventi consentiti: a) Consolidamento delle caratteristiche geomorfologiche; b) Rimboscamenti; c) Restauro conservativo.
Dunque la realizzazione di un parcheggio in quell’area , parte della zona delimitata dalla cinta spagnola e dalla “trincera” costruita come prima protezione del Rivellino nel 1646 (Piaggia pag. 27), è in contrasto con la vigente normativa urbanistica e con l’obbligo di tutela imposto dal vincolo ministeriale.
2) La soluzione da noi proposta di realizzare un parcheggio di bus turistici nell’area sotto San Rocco, dietro la guardia medica, è dettata da buon senso e razionalità.
Si evita di far attraversare il Borgo a pullman che aggraverebbero la già caotica circolazione, creando ulteriori ingorghi rispetto a quelli che si verificano specie nella stagione estiva. Ovviamente da lì partirebbero le le navette per il trasporto di visitatori con ridotta capacità motoria.
Attendiamo con fiducia che in un estremo tentativo di resipiscenza, l’amministrazione torni in se e segua buon senso, razionalità, e rispetto delle norme di tutela. Per parte nostra continueremo a mettere in campo tutte le nostre energie per impedire che venga perpetrato a danno della nostra Città, ma in questo caso, contro la Storia, la follia di uno sfregio permanente.”