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Dal 1 dicembre nel centro di Milazzo ritorneranno i parcheggi a pagamento. A gestirli sarà direttamente il Comune con l’apporto degli ausiliari del traffico e il coordinamento della polizia locale.

Lo ha annunciato oggi il sindaco Pippo Midili comunicando che già da giorno 27 partirà una attività informativa per coloro che parcheggiano nelle strisce blu per informarli che il periodo di gratuità che è scattato lo scorso agosto a seguito della sospensione del servizio, è praticamente terminato. Da venerdì dicembre chi fruirà della sosta negli spazi a pagamento dovrà procedere a pagare la tariffa oraria, utilizzando le App più diffuse o i “Gratta e sosta” che si potranno acquistare nei tabacchi e bar che hanno aderito alla manifestazione di interesse pubblicata qualche mese addietro dal Comune e ai quali sarà riconosciuto un aggio del 10% sul valore nominale del ticket venduto.
I controllori della sosta invece lavoreranno in virtù di un servizio di somministrazione di lavoro temporaneo che il Comune stipulerà con la società “Openjobmetis Spa” di Milano, e saranno inquadrati nell’Area degli operatori esperti, a tempo parziale e determinato.
«Ormai guardiamo avanti e non indietro – ha detto il sindaco Midili –. Occorre recuperare il tempo perduto, anche perché non funzionando la sosta a pagamento la penalizzazione per la città è doppia: si disabitua il cittadino a fruire di questo servizio e si creano disagi alla viabilità».
Gli stalli saranno 987, dei quali 798 a tariffa ordinaria e 189 a tariffa stagionale a Ponente.
Il “centro urbano” avrà due settori, A e B, con sosta a pagamento dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20.30 tutti i giorni, comprese domenica e festività. Nelle aree più vicine al centro, indicate come zona A (piano Baele, Cumbo Borgia, via Calì, Cassisi, Cavour, Chinigò, piazza Caio Duilio, Marina Garibaldi sino a Santa Maria Maggiore, via Impallomeni, via Manzoni, piazza Mazzini, via dei Mille, via Regis, piazza della Repubblica, via Luigi Rizzo e via Umberto I), si pagherà un euro l’ora.
Nelle zone B (via Siro Brigiano, via San Giovanni, via La Rosa, via Madonna del Lume, via Ten. Minniti e via Giorgio Rizzo), il biglietto sarà ridotto e costerà 80 centesimi/ora.
Sempre il centro, individuato con la lettera C, sarà a pagamento (costo un euro) dalle 20.30 alle 24, tutti i giorni, compresi i festivi, ma solo nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre.
Il settore D riguarda la zona balneare (via Marinaio d’Italia, San Papino, Grotta Polifemo sino alla Tonnara, per 171 posti).
Infine, la tariffa agevolata che rappresenta una novità ed è prevista in piazza 25 Aprile dove saranno disponibili 170 stalli. Qui il costo orario è di 60 centesimi.

Sono stati consegnati questa mattina alla ditta “Dasein Spallina associati srl “di Palermo che si è aggiudicata la gara espletata dalla Centrale unica di committenza col ribasso del 32,73 i lavori di riqualificazione dell’area limitrofa al Castello.

Si tratta di uno dei quattro progetti per i quali il Comune di Milazzo ha ottenuto risorse per oltre 5 milioni di euro. Lunedì aprirà ufficialmente il cantiere. Tempi di esecuzione 210 giorni. L’intervento permetterà di restituire alla pubblica fruizione un’area in stato di abbandono e consentire anche di favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche per coloro che vorranno raggiungere la cittadella fortificata. Inoltre è prevista la realizzazione di un’area per la sosta dei bus turistici, al fine di consentire ai gruppi di giungere direttamente al Castello. “Un modo per incentivare il turismo scolastico e dei crocieristi che da Messina vengono a Milazzo per le escursioni – ha detto il sindaco Midili -. Sino ad ora praticamente era impossibile raggiungere con questi grossi mezzi il Borgo. Adesso invece i bus avranno un’area dedicata. E fornendo servizi che si attraggono ulteriormente i visitatori”.
Sempre all’interno della Cittadella si è proceduto al rifacimento del (finto) ponte levatoio che unitamente alla rifunzionalizzazione del bastione delle Isole e dei torrioni della cinta aragonese, consentiranno la fruibilità degli stessi includendoli nel circuito di visita. Nelle Torri Aragonesi, che sono organizzate in due livelli interni ed un livello di copertura, con ogni livello che dispiega tre bocche da fuoco con sovrastante feritoia a croce per l’osservazione, gli interventi del progetto sono stati finalizzati a consentirne la visitabilità “controllata”.
“L’obiettivo insomma è puntare ad un modello diverso di gestione della cittadella fortificata – aggiunge Midili -. Una gestione che favorisca la creazione e il sostegno di progetti di valorizzazione e protezione dei beni culturali, ciò anche attraverso interventi a forte contenuto tecnologico e progetti di turismo culturale nella sua accezione più ampia. Tenendo sempre a mente che qualche anno fa l’assessorato regionale ai Beni culturali ha inserito il Castello tra i “Luoghi della cultura”. La città del Capo non era sino ad allora mai stata annoverata tra gli attrattori turistico culturali della Regione”.