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Il sindaco Pippo Midili chiarisce la questione sulle scuole superiori che sabato, secondo i vertici Asp, erano chiusi alla visita dei medici inviati dall’azienda Sanitaria.

“Giovedì 5 novembre – afferma in una nota il primo cittadino – l’Anci e l’assessorato regionale alla Salute ci hanno informato che era stato promosso con l’Asp uno screening Covid nelle scuole e di comunicare all’azienda sanitaria il numero degli studenti interessati a sottoporsi a tampone. Contattati i dirigenti scolastici abbiamo provveduto, nella giornata successiva (6 novembre), a raccogliere e trasmettere i dati.
Sabato 7 vengo raggiunto intorno alle 11 dalla telefonata di un rappresentante dell’Asp che mi informa che c’era una équipe di medici che voleva incontrarmi. Acconsento e dopo pochi minuti ci vediamo al Comune e il responsabile mi dice che erano stati presso le strutture scolastiche trovandone alcune aperte e altre chiuse e che avevano individuato nel plesso che ospita l’istituto tecnico Industriale, che era aperto e che a messo il proprio personale a disposizione dell’equipe medica, quello idoneo per effettuare lo screening nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14. E’ stato chiesto al Comune la disponibilità a montare una tenda e di chiedere il supporto per il fine settimana della Croce Rossa.
Da allora nessun altro contatto, sino a ieri quando l’Asp mi ha comunicato che l’attività sarà svolta dall’Usca, salvo apprendere oggi di un nuovo dietrofront. Non entro nel merito ma auspico, come già detto la scorsa settimana, che l’Unità speciale migliori la comunicazione con chi istituzionalmente rappresenta le comunità sul territorio”.