Narrato con successo, in chiave burlesca, l’avventuroso viaggio dell’eroe dell’Odissea, nella parodia “Il ritorno di Ulisse”, messa in scena, ieri sera, al Trifiletti di Milazzo, dalla Compagnia teatrale “Figghi di ‘stu mari”, diretta da Nella Trimarchi.
Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, si sono susseguite spassosamente le rocambolesche giustificazioni delle “divine” avventure amorose del re Ulisse (Rosario Venuti) – esilarante quella con la dea Circe (Iolanda Anzollitto), goffissima con la focosa ninfa Nausicaa (Valentina Gangemi), riluttante invece con la ninfa Calipso (Maria Bellan) – alla sua regina Penelope (Maria Rita Gitto) reduce invece di una lunga astinenza, mantenuta stentatamente fino al suo ritorno, sebbene tentata in maniera impacciata dalle pressanti avance degli aitanti Proci.
Piacevolmente eseguito dal vivo, da Natale Baldo Balducci alla chitarra acustica e Peppe Russo alla fisarmonica, con le apprezzabili interpretazioni degli attori, il vastissimo repertorio musicale, anche questo in parodia, che ha spaziato da Morandi a Bertè, Patti Pravo, Pooh e da De Andrèa a Cocciante, Peppino di Capri, Totó (Malafemmena) e Mario Tessuto (scomparso in questi giorni), intercalato dagli stornelli romaneschi di Gabriella Ferri e Lando Fiorini.
Una bella atmosfera prenatalizia, alla quale hanno senz’altro contribuito le armonie dell’accordeon e della chitarra, che hanno anche dato colore e movimento a tutta la rappresentazione.
Numerosi gli attori, uniti dallo scopo di “dare libero scopo alla creatività ed espressività, nonché portare avanti idee e progetti”.
Il più giovane Giovanni Salmeri, nel ruolo di Nurai, accompagnatore del cieco Omero (Mimmo Magliarditi); gli altri: Antonino Calderone, Cettina Costa, Giovanna Foca, Nino Giorgianni, Giovanna Mento, Pippo Mondo, Cettina Ruggeri, Giovanni Salmeri, Maria Concetta Santamaria, Luciano Signorino, Mariagrazia Soraci. Voce fuori coro Matteo Napoli.
In chiusura, davvero soddisfatta, la regista Trimarchi, anche autrice e attrice (Arete), tra gli applausi scroscianti, stringendo tutti attorno a sè sul palco, ha voluto esprimere la sua ammirazione per i maestri Balducci e Russo e i calorosi ringraziamenti per tutti i suoi amici attori.