Dal 20 maggio dalla morte di Luciano D’Antonio, inteso Lucio,oggi sono sette giorni che il corpo si trova nella sala dell’obitorio del Piemonte. Ancora nessun rito funebre né trasporto del feretro al cimitero.
I familiari hanno fatto il massimo delle loro possibilità economiche, ma a quanto pare sembra non bastare per consentire il trasferimento di Lucio dal nosocomio dove è spirato in Rianimazione mercoledì scorso per via di un malore provocato da una malattia. E’ stato lanciato un appello al Comune e ai Servizi Sociali affinché l’ente pubblico, se possibile, possa occuparsi del caso.
Lucio durante il mandato del prof. Renato Accorinti, su richiesta dello stesso
Sindaco, aveva inaugurato con il taglio del nastro la Casa di Vincenzo, la struttura adibita per i senzatetto e gli invisibili, proprio la condizione del povero Lucio agli occhi di tutti anche adesso nel suo trapasso.