Con una nota, l’assessore con delega all’Arredo Urbano Minutoli risponde alle accuse sollevate da Legambiente, in merito alla messa in sicurezza e alla riqualificazione del patrimonio arboreo cittadino.
“Non ci sto a subire queste continue accuse che vogliono gettare ombre sull’operato dell’Amministrazione comunale. Basta attacchi strumentali che danneggiano solo la città. Il comunicato stampa del Circolo Legambiente Messina contiene imprecisioni e notizie inesatte, rappresentando una realtà distorta e diffondendo allarmismo nella cittadinanza. La cosa che fa riflettere è che questo circolo di Legambiente Messina fa riferimento all’ex assessore Daniele Ialaqua, come da lui stesso dichiarato in una biografia. E’ da chiarire una volta per tutte che il Comune di Messina ha avviato la messa in sicurezza e la riqualificazione del patrimonio arboreo cittadino, anche mediante la sostituzione degli alberi riconosciuti a rischio schianto e a seguito di analisi visive e strumentali delle ceppaie lasciate lungo le strade e di abbattimenti degli alberi eseguiti dalla precedente Amministrazione, mai sostituite.
L’assessore continua specificando che “la scelta di SOSTITUIRE gli alberi abbattuti con stessa specie, specie autoctona o ampiamente naturalizzata rientra nell’attività di “Taglio Libero” così per come riportato nell’allegato A del DPR n. 31/2017 al n. A14.”
Quindi per questo motivo -continua nella nota- non si rendono necessarie autorizzazioni ai fini del Piano Paesaggistico. Per quanto riguarda le alberate insistenti lungo la via Tommaso Cannizzaro e nelle piazze
o larghi citati nel comunicato del Circolo di Legambiente Messina, l’assessore sottolinea che l’intervento è giustificato in funzione dei pericoli creati da uno stato di abbandono e dalle errate potature eseguite negli anni. Ciò in base alle evidenze registrate nelle relazioni tecniche redatte dagli agronomi incaricati.
Così conclude: “Attualmente gli alberi hanno ripreso appieno la vegetazione e, a breve, verranno ricondotti nell’originaria forma di allevamento mediante sagomatura delle chiome con il risultato di alleviare o gravi ed evidenti disagi che pativano gli abitanti della zona. Questo eliminerà la possibilità che si ripetano i numerosi schianti di grandi branche che hanno messo in pericolo l’incolumità delle persone”.
Foto copertina: dal web
Livia Di Vona