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Sottoscritto martedì scorso, alla vigilia della Festa dell’Assunta, nell’aula consiliare messinese, il gemellaggio tra la Città dello Stretto e Palmi, accomunate da una grande devozione alla Madonna.

Lo hanno fatto, su deliberazione dei rispettivi consigli comunali, il sindaco metropolitano Federico Basile e il primo cittadino palmese Giuseppe Ranucci, come riconoscimento delle storiche relazioni, già a partire dal XVI secolo, di amicizia e condivisione esistenti tra le due comunità e tra le rispettive istituzioni civili e religiose.

Ma l’avvenimento chiave di tale fratellanza si ebbe nel 1572, quando la popolazione messinese, colpita da una lunga epidemia di peste, ricevette il soccorso degli abitanti di Palmi, con i quali vi erano intensi rapporti commerciali.

In segno di riconoscenza, il Senato di Messina fece dono ai palmesi del “Sacro Capello” della Beata Vergine Maria, tratto dalla ciocca che la tradizione religiosa vuole sia stata usata per legare la lettera di benedizione per la Città, donata ai messinesi, in Terra Santa, nell’anno 42, proprio dalla Madre di Gesù.

Da quel momento, è iniziata la devozione dei palmesi per la Madonna della Sacra Lettera, eletta, anche là, patrona della Città.

Mentre da quest’anno, la Festa della “Vara” e quella calabrese della “Varia”, celebrate il 15 agosto, hanno un motivo in più per essere più vicine.

All’incontro hanno partecipato, oltre ad una delegazione di consiglieri comunali delle due Città, l’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso ed il presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi di Messina.

In apertura, Basile, dopo aver rivolto il benvenuto agli ospiti, ha voluto ricordare le origini storiche e religiose del gemellaggio “legato al culto e alla devozione per la Madonna della Sacra Lettera. Tra le due città – ha detto – c’è sempre stato un legame forte e quello di oggi è un momento non soltanto di natura amministrativa, ma che sancisce un’unità di intenti e di proficua collaborazione tra le due città”.

Sulla stessa linea l’assessore Caruso, soddisfatto che “Finalmente dopo quasi 500 anni si è suggellato in maniera ufficiale il legame tra le due comunità attraverso il quale sarà possibile attivare in maniera più strutturata percorsi culturali e turistici orientati alla promozione e alla valorizzazione delle due secolari processioni Vara e Varia, ispirate dal dogma religioso dell’Assunzione di Maria Santissima in Cielo”.

Che poi è stato anche l’augurio del presidente Pergolizzi “che Messina e Palmi possano raggiungere obiettivi comuni a beneficio delle rispettive comunità gemellate”.

Il gemellaggio – hanno fatto sapere – è infatti finalizzato alla creazione di un itinerario turistico, religioso e spirituale all’interscambio di esperienze tra studenti, ad iniziative che coinvolgano le associazioni in diversi settori e alla promozione della conoscenza delle reciproche peculiarità paesaggistiche, artistiche e culturali.

Contento dell’importante momento, il sindaco Ranuccio ha voluto ringraziare  Basile “per la calorosa accoglienza che suggella un rapporto di amicizia dalle antiche origini con uno sguardo proiettato sul futuro e su prospettive di crescita e di sviluppo”.

L’incontro segue quello avvenuto a Palmi lo scorso 5 agosto propedeutico alla firma ufficiale del gemellaggio.

La cerimonia della sottoscrizione del protocollo è stata preceduta dalla rappresentazione scenica del Senato messinese, in costume storico e con attori facenti parte dell’associazione Aurora, con lettura, da parte di don Filippo Borgia Stratigò di Messina, rappresentato dall’attore Nunzio Barbera, del decreto che nel 1582 sancì il legame con la città di Palmi,.