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“Come si possono invogliare i ragazzi ad entrare nel circuito lavorativo se devono attendere ben tre mesi per ricevere una piccola indennità dopo aver svolto due mesi di lavoro?”.

A porsi questo interrogativo e a girarlo all’Amministrazione è il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, che interviene sui mancati pagamenti ai 1090 ragazzi del meritevole progetto “L’estate addosso”.

So bene che anche quest’anno, dopo i ritardi e le polemiche delle edizioni precedenti, Amministrazione e Messina social city si sono guardati bene nel prevedere formalmente i pagamenti dopo i 90 giorni – afferma Gioveni – ma è evidente che, oltre a giudicare ingiusto retribuire in ritardo questi ragazzi che si sono affacciati per la prima volta al mondo del lavoro, lo ritengo anche inopportuno visto che a ridosso delle festività natalizie un ristoro economico sarebbe loro certamente utile.

L’attività di molti di questi ragazzi si è conclusa nel mese di ottobre – prosegue il consigliere – e tanti di loro chiedono legittimamente adesso che le loro indennità vengano corrisposte non facendo trascorrere i 90 giorni previsti nel bando.

Ho chiesto quindi proprio stamane in Commissione alla presidente della Messina social city Asquini – conclude Gioveni – di dare seguito ai pagamenti prendendo atto di una situazione che anche sotto il profilo educativo e formativo, non incoraggia certamente tanti nostri ragazzi ad avviarsi con entusiasmo nel complesso mondo del lavoro.

 

“Il Comune di Messina è stato escluso oppure no dai finanziamenti per l’avvio dei nuovi cantieri di servizio visto che è risultato inadempiente sulla piattaforma CARONTE?”

Il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, in merito al mancato avvio dei nuovi cantieri di servizio, ha sollecitato una risposta definitiva all’Amministrazione sulla possibilità o meno della loro ripresa visto il prolungarsi di una snervante attesa per centinaia di cittadini disoccupati, la maggior parte dei quali erano già stati protagonisti di queste progettualità e che continuano a chiedere notizie facendo la spola con Palazzo Zanca.

Dopo aver sollecitato in più occasioni l’avvio di una interlocuzione con la Regione per la ripresa dei cantieri – spiega Gioveni – finalmente nel settembre 2023 il Comune aveva aderito all’avviso della Regione, ma dopo qualche mese il responso dell’iter riconduceva ad una possibile “non ammissione” dell’istanza per l’inadempienza su Caronte!

Caronte – ricorda il consigliere – è il sistema informativo integrato per la raccolta, la gestione e la trasmissione delle informazioni relative ai progetti d’investimento finanziati nell’ambito dei fondi FSC della Regione Siciliana!

Quindi, dando per scontato che chi di dovere a Palazzo Zanca avrebbe dovuto conoscere la gestione amministrativa e tecnica delle procedure, perché è stato concesso un assist alla Regione per una possibile esclusione del Comune di Messina? – si chiede amareggiato l’esponente di FdI.

Non è assolutamente accettabile, soprattutto per le circa 500 famiglie che avevano già lavorato nei cantieri – stigmatizza il consigliere comunale – che ancora a distanza di mesi non si conosca se quest’altra opportunità lavorativa per tante famiglie possa diventare finalmente realtà.

Mi auguro quindi – conclude Gioveni – che si riesca non solo a fare chiarezza sull’iter farraginoso che ha portato a questo incerto stato di cose, ma che soprattutto a questa vicenda grottesca si possa mettere la parola fine, magari preceduta da un “lieto”.