Sulla revoca della mancante concessione “Celeste” mediante il bando emesso dal Comune, l’ex presidente del Messina, Rocco Arena torna a parlare, spiegando nuovamente le motivazioni che lo hanno spinto a procedere contro il Comune e contro il dirigente Salvatore De Francesco.
L’ex Presidente del Messina Rocco Arena torna a ribadire la propria delusione verso un’amministrazione comunale che non ha mai firmato la concessione nonostante la documentazione fosse tutta in regola.
L’ex patron giallorosso tuona: “Noi abbiamo agito con correttezza e onestà nella procedura del bando che invece ci siamo visti revocare, chi ha sbagliato adesso dovrà pagare, e prosegue – dell’accusa pendente contro il comune, dopo le vicende note a tutti, è sceso il silenzio, nessuno ne parla più, come se questa causa non esistesse e che il 18 Maggio andrà depositata presso il Consiglio di Stato di Palermo”.
La cifra di 420 milioni di euro, richiesta in prima istanza presso il Tar di Catania, è rimasta invariata ed è la somma richiesta per i danni reali che la società ha subito. “L’FC Messina in difficoltà – prosegue Arena – ha pagato tutti e continua a pagare tutti. Amo la Città di Messina e i messinesi. Una volta vinto il bando, vedremo come muoverci per il bene della società, ricominceremo a lavorare e sono pronto a rimettere in piedi una squadra di tecnici per rilanciare il progetto.
“Sarei pronto a tornare in gioco anche calcisticamente. Nonostante avendo tutti e tutto contro, siamo riusciti a vincere e salire. Calcisticamente abbiamo dimostrato di essere molto bravi, centrando l’obiettivo al secondo anno visto che il Covid, al primo anno, ci aveva bloccato”.
Il “Celeste” resta la casa dei messinesi e del Messina. “Ancora una volta mi chiedo – ribadisce il presidente Arena, del perchè, su tutta questa vicenda, sia calato il sipario. e conclude con il messaggio “messinesi svegliatevi”