La VII Commissione consiliare, presieduta dal Consigliere comunale Dino Bramanti, ha proseguito la propria attività di verifica nell’ambito delle strutture sociali e socio sanitarie, con la visita a Casa Serena.
“Atteso e dettagliato – evidenzia il Presidente Bramanti – è stato l’incontro svolto oggi in via del tutto eccezionale presso la struttura Casa Serena, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, del Presidente del CDA della Messina Social City Valeria Asquini, del personale e di alcuni degenti. Si è affrontato preliminarmente il dibattuto tema delle spese di gestione della suddetta casa di riposo per anziani – acquisita dalla Messina Social City e, pertanto, sottoposta alla vigilanza da parte del Consiglio Comunale – puntando l’attenzione sugli attuali costi di mantenimento che gravano sul Comune e sugli interventi strutturali effettuati per garantire la sicurezza degli ospiti.
Passando poi alla sofferta situazione lavorativa degli ex dipendenti di Casa Serena, si è approfondita la questione riguardante le modalità di gestione del personale attuale e dei rispettivi criteri di assunzione che prevedevano che si attingesse anche alla cd “long list”. Dalla nascita della Messina Social City, infatti, gli operatori sono a tutti gli effetti dei dipendenti pubblici ed è dunque opportuno che vengano rispettate tutte le modalità di selezione del personale previste. Di rilevante importanza è stato il tema riguardante l’attuale pandemia – che purtroppo ha coinvolto primariamente, per numero di contagi e decessi, proprio molte case di cura. A tal proposito si è dibattuto sull’eventuale piano di prevenzione e intervento, sulla formazione specifica del personale e sull’individuazione di un referente per la prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza, pur avendo dichiarato la direttrice di Casa Serena, nel mese di marzo, che tra gli ospiti all’interno della casa di riposo comunale non si fosse registrato alcun contagio. Infine, non di minore importanza, si è discusso anche dell’assistenza domiciliare ai soggetti più ‘fragili’, prima affidati il più possibile alle stesse operatrici le quali adesso sono, invece, scelte dall’Ente con dei meccanismi di turnazione che destabilizzano i pazienti e le loro primarie necessità.
Si è cercato di capire quale valutazione venisse effettuata sul grado di disabilità dei soggetti assistiti, in considerazione del fatto che molti di questi presentano una diagnosi di ritardo neuro-cognitivo profondo che è la causa del disorientamento cagionato loro dall’entrare in contatto con persone ‘non familiari’. Restano ancora in itinere alcuni passaggi burocratici e tecnici relativi all’adeguamento strutturale della storica sede di Casa Serena, anche se al momento, forse per via dell’emergenza Covid, mancano le richieste per aderire ai servizi e alle prestazioni interne ed esterne. La Commissione all’unanimità ha rinviato, in ottemperanza alle norme anti contagio, la visita all’interno del plesso ed al trattenersi con alcuni ospiti della casa e parte del personale. Tutto dunque rimandato a dopo l’estate – conclude Bramanti – per successivi e più approfonditi sopralluoghi”.