Al Comune di Merì non viene approvata la delibera di aggiornamento del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2024/2026: 5 le astensioni e 4 i voti favorevoli nella seduta del Consiglio Comunale tenutasi lo scorso giovedì 17 ottobre 2024.
In prima convocazione non viene raggiunto il numero legale, per le assenze del gruppo di minoranza (Borghese, Cicciari, Lorenza Bucca), del gruppo indipendente di “Evoluzione Civica” (Alleruzzo e Raffa) e del Presidente del Consiglio Angelo Pino, che per motivi di lavoro è assente da qualche seduta.
In seconda convocazione, con l’ingresso in aula dei gruppi di opposizione, la seduta è finalmente valida – la Vice Presidente Maria Catena Bucca assume le funzioni di Presidente – e viene dalla stessa letto un documento che spiega le motivazioni d’urgenza ed esorta a votare il provvedimento che deve necessariamente completare il proprio iter entro il 31 ottobre.
A questo punto i gruppi di opposizione non condividono le scelte dell’Amministrazione Comunale, soprattutto riguardo il nuovo progetto per la riconversione di un immobile confiscato alla mafia, adesso nel patrimonio del Comune di Merì, sito in c/da Petraro, ed atto ad essere adibito ad asilo nido comunale (intervento a valere sul PNNR, di complessivi € 480.000, finanziato dall’Unione Europea Next GeneretionEU).
“Seppur favorevoli all’asilo nido, il locale individuato a nostro parere non è idoneo. L’immobile in questione si trova in una posizione decentrata, vicino alle vasche di depurazione (imhoff), all’antenna telefonica ILIAD, al torrente e ad un’attività di espurgo e di calcestruzzi, nonché sprovvisto dei necessari parcheggi. Potevano essere individuati dei locali più idonei, sarebbe bastato che l’Amministrazione avesse avuto più lungimiranza e avesse chiesto, condividendo le scelte con i gruppi di opposizione, visti gli equilibri precari in consiglio che non permettono alla stessa Giunta, guidata dal Sindaco Bonansinga, di approvare gli atti autonomamente”.
Queste le parole del capogruppo di minoranza Felice Borghese, a cui fanno eco quelle del capogruppo indipendente di “Evoluzione Civica” Rossana Alleruzzo: “Impossibile essere d’accordo con un provvedimento che viene posto in via d’urgenza. Il problema non è gestionale bensì politico. Sarebbe stato saggio condividere le scelte della programmazione con i gruppi di opposizione onde trovare soluzioni adeguate, visto il precario equilibrio esistente in Consiglio Comunale. Ennesima dimostrazione di un’atteggiamento irrispettoso nei confronti dei Consiglieri Comunali. Quando L’Amministrazione fa delle scelte e non le condivide con le opposizioni, deve poi avere la forza di portarle avanti, questa è la legge della politica”.
Questi i fatti, adesso vedremo gli sviluppi di una situazione politico-amministrativa che a Merì vede una maggioranza che appare in bilico ma non è detto che sia così, in politica molto spesso… niente è come sembra. Cosa importante, anzi fondamentale, che si faccia il bene e che si lavori con scrupolo per il bene dei cittadini tutti di questa comunità.