Legambiente del Longano denuncia una massiccia presenza di amianto e di rifiuti di ogni sorta nell’alveo del torrente Floripotema e in modo particolare nella zona ricadente nel Comune di San Filippo del Mela nel tratto compreso tra la Via Antonio Basile Stracuzzi e la S.P. 66 .
“Tali manufatti sono, quasi sempre, danneggiati ed essendo, inoltre, esposti agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici e all’azione di microrganismi, si presentano, di norma, deteriorati in superficie. Il loro cattivo stato di conservazione determina affioramenti delle fibre di amianto e fenomeni di liberazione delle stesse. Tale situazione, oltre a causare un gravissimo inquinamento ambientale, produce un inaccettabile rischio per la salute dei cittadini. Il torrente Floripotema da noi percorso nella giornata di sabato 11 marzo 2016 , risulta contornato dalla presenza di microdiscariche, presenza di amianto materiale da demolizione e residui di diversi cumuli di materiale di varia tipologia dato alle fiamme, pertanto, per i motivi sopra esposti chiediamo al Sig. Sindaco, e agli organi in indirizzo, di intraprendere iniziative di controllo e contrasto atte a prevenire queste forme di insostenibile offesa all’ambiente, che non possono che suscitare indignazione nei cittadini rispettosi delle regole di civile convivenza e rispetto per la natura e l’ambiente.
Anziché essere trattati e gestiti secondo le norme, che ne assicurano lo smaltimento in regime di sicurezza ambientale e sanitaria, i rifiuti speciali vengono abbandonati con facilità da “ladri di futuro” avvelenando l’aria, contaminano le falde acquifere, inquinano i fiumi e le coltivazioni agricole, minacciano la salute dei cittadini. Queste discariche abusive e illegali sono diventate ormai una prassi consolidata. Legambiente del Longano invita pertanto il Sig. Sindaco del Comune di San Filippo del Mela , la Polizia Municipale, la Compagnia dei Carabinieri , la Procura della Repubblica di Barcellona P.G., l’ASP Ufficio Igiene Pubblica di predisporre un puntuale sopralluogo del sito per procedere alla messa in sicurezza e provvedere alla relativa bonifica, secondo le disposizioni di legge in vigore.
Ad ogni buon fine, questo Circolo rimane pronto a mettere a disposizione la documentazione fotografica e la più ampia collaborazione possibile agli organi preposti al controllo del territorio”.