Il 1 luglio 2023, alle ore 18.00, negli spazi del Villino Liberty, l’Associazione ‘Genius Loci’ inaugura la mostra: “Barcellona Pozzo di Gotto, le origini di una città”, sino al 7 luglio visitabile. Tracce di un passato che ha resistito al tempo ma sconosciuto ai più.
La prima parte è costituita da dodici pannelli che riguardano i beni archeologici ricadenti nel territorio comunale. Descrive i siti archeologici compresi tra il Neolitico e l’epoca Romana. Sono così evidenziati i tre Centri archeologici di Pizzo Lando (X sec. a.C.), la necropoli di Contrada Cavaliere-Monte Risica (VIII sec. a. C.) illustrata da Paolo Orsi nel 1915, e il centro fortificato di Monte S. Onofrio (IX-V sec. a. C.) scoperto dall’architetto Pietro Genovese nel 1975 e successivamente visionato dalla Soprintedenza dei Beni culturali. Forse una delle sedi dell’antica cittadina sicula di Longane, dalla quale provengono il Caduceo bronzeo con la scritta “Sono l’araldo Pubblico Longanese” custodito al British Museum e le monete di Longane del V sec. a. C. L’area di Monte S. Onofrio è stata inserita dal Piano regolatore Generale nel “Fp.8 – Parco archeologico-naturalistico di Monte S. Onofrio. Lungo le pendici si trovano i resti del Palazzo S. Onofrio, del XIX secolo, che secondo alcune informazioni sarebbe stato utilizzato come sanatorio nel periodo bellico.
La seconda parte della mostra, costituita da tredici pannelli, è incentrata sulle Torri di avvistamento del territorio barcellonese, alcune con funzioni non solo difensive ma anche agricolo/produttive, come le masserie fortificate nella zona di Gala.
Torre Cantone, ad esempio, nasce sulla costa per proteggere le popolazioni dalle incursioni dei pirati barbareschi. Altre torri sono state realizzate nella pianura (torri Pagano, Sottile, Lunga) e nelle colline (torri Nasari, Gurafi, Mollica e Cappa), in varie epoche e con tipologie diverse: a pianta quadrata, circolare, a corte. La Torre di Protonotaro é’ invece a corte aperta, e ricade nel Comune di Castroreale.
I pannelli saranno donati gratuitamente dalla “Genius Loci” all’Amministrazione comunale con la finalità di valorizzarli e metterli a disposizioni dei cittadini, studenti, turisti. Il villino Foti-Arcodaci, in via Roma, periodicamente trasformato in un Museo Urbano temporaneo, in attesa che diventi permanente, può essere il luogo ideale per esporli.
I vecchi “Progetti Integrati Territoriali” (P.I.T.) integrati oggi dal bando del PNRR Cultura, con scadenza 30 giugno, potevano prevedere il recupero di questi siti o di parte di essi. Il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dedica diversi investimenti per la tutela e la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico, architettonico e culturale del nostro paese. Gli investimenti del Pnrr, affidati alla titolarità del Ministero della Cultura, per la valorizzazione dei beni culturali si aggiravano a quasi 6 miliardi di euro. Purtroppo non è stato fatto niente facendo sfumare una grande opportunità di rilancio turistico e culturale della nostra città. .
Il Palazzo S. Onofrio, adibito a Sanatorio nel periodo fascista, poteva diventare un “Visitor Center” con annesso antiquarium per la fruizione dei resti archeologici e la realizzazione delle infrastrutture necessarie ad avviare una campagna di scavi nel centro fortificato e valorizzare la tomba epoca bizantina-normanna, attualmente in stato di abbandono. Sotto le pendici meridionali di Monte S. Onofrio si trova il centro abitato di Acquaficara, il cui nome antico era Moasi, in arabo “casa nella roccia”, perché le case sono sorte inglobando le grotte che si aprono sul fianco del monte. Ciò significa che in epoca medievale ad Acquaficara-Moasi esisteva probabilmente un abitato trogloditico, simile ad altri in Sicilia come Pantalica o Gardutah presso Agrigento.
Pannelli “Genius Loci” sull’archeologia barcellonese.
1)Testi sul centro archeologico di Pizzo Lando, sulla Grotta Mandra, sul centro archeologico di Monte S. Onofrio; foto dei resti archeologici di Pizzo Lando.
2)Testi e foto sulla necropoli di Contrada Cavaliere, sul centro archeologico di Monte S. Onofrio; il Caduceo bronzeo di Longane esposto al British Museum di Londra.
3)Foto e disegni del centro archeologico di Monte S. Onofrio; la moneta coniata a Longane nel V sec. a. C.
4)Foto e disegni della necropoli di Acquaficara.
5)Disegni e foto sul centro archeologico di Monte S. Onofrio e i beni culturali ricadenti nel territorio circostante.
6)Il centro archeologico di Monte S. Onofrio nel Piano Regolatore Generale.
7)Testo di Paolo Orsi, foto e disegni della necropoli di Contrada Cavaliere.
8)Pagine dalla Biblioteca storica di Diodoro siculo sulla Battaglia del Longano.
9)Pagine dalla Storia della Sicilia nell’antichità di Adolfo Holm sulla Battaglia del Longano.
10)Articolo di Rosalia Pumo sulla rivista Paleokastro su Longane.
11)Articolo di Rosalia Pumo sulla rivista Paleokastro su Longane.
Pannelli “Genius Loci” sulle Torri di avvistamento Barcellona PG. Esposti alla UTE
La torre di Protonotaro, ricadente nel territorio comunale di Castroreale, è a corte aperta.
1)Torre Cantone, XVI secolo.
2)Torre Cantone, XVI secolo.
3)Torre Cantone, XVI secolo.
4)Torre Cantone, XVI secolo.
5)Torre Cantone, XVI secolo.
6)Torre Pagano, XVII secolo.
7)Torre Sottile, XIX secolo.
8)Torre Lunga , XVII-XIX secolo.
9)Torre di Nasari, XIII-XVI secolo.
10)Torre di Gurafi, XVI secolo circa.
11)Torre Mollica, Torre Cappa, XVI secolo.
12)Torre Protonotaro, XV-XVIII secolo.