Si è svolta ieri, l’inaugurazione dell’opera d’arte Rĕfĭcĭo realizzata dall’artista siciliana Valeria Cotruzzolà, e da oggi in esposizione permanente all’interno della presidenza dell’IACP di Messina.
Nel suo consueto messaggio augurale di fine anno indirizzato al personale dell’Ente messinese, quest’anno il presidente, l’Avv. Giovanni Mazzù, ha invitato i dipendenti a riflettere su un tema di stringente attualità e di particolare significato sociale: la violenza sulle donne.
Per farlo ha pensato all’arte ed ha invitato, qualche tempo fa, l’artista siciliana Valeria Cotruzzolà (biografia sotto) a realizzare un’opera su questo tema. L’artefatto, un vaso in ceramica di circa 30 centimetri intitolato Rĕfĭcĭo, è stato svelato questa mattina alla presenza di una nutrita rappresentanza del personale dell’IACP, del Direttore Generale Maria Grazia Giacobbe, del Presidente Giovanni Mazzù e degli altri componenti del Consiglio di Amministrazione.
Per l’artista, Valeria Cotruzzolà: “La casa è il secondo “contenitore” dopo il grembo materno, in cui viviamo la prima relazione e il primo contenimento nel placet/piacere.
L’ambiente è la madre a livello ancestrale e inconscio, ed è un ambiente che vorremmo fosse sempre placet. Spesso in essa invece si consuma il femminicidio.
Questa azione umana complessa, in tutta la sua contraddizione radicale profonda, tende comunque ad unificare elementi. Si percepiscono come scissi, ma che si sono sperimentati, vissuti, fantasticato come totalmente unificati, associati.
Nasce dall’incapacità di capire l’altro. Capio = prendere in sé e sentirsi dentro l’altro. Ci si può educare alla relazione.
L’essere umano ha un destino evolutivo connaturato che ci dà grande speranza, ha la capacità di trasformare anche ciò che è negativo in positivo.
Amare significa meravigliarsi dei potenziali umani che non sappiamo di avere, abbiamo la grande capacità di interpretare l’altro. Senza interpretazione siamo cancellati”.
Mentre per il Presidente dell’IACPl’ Avv Giovanni Mazzù: “Quest’anno ho pensato di rivolgere a tutta la comunità dell’IACP i miei migliori auguri attraverso un’iniziativa che porti la nostra attenzione su un tema di estrema attualità: la violenza sulle donne. Alcune settimane fa ho proposto all’artista siciliana Valeria Cotruzzolà – le cui mani plasmano quotidianamente l’argilla – di realizzare un’opera su questo tema che troverà casa nel nostro Ente.
Sono assai grato a Valeria Cotruzzolà per aver accolto il mio invito e per la condivisone del suo percorso creativo e realizzativo di questo suo lavoro”.
Infine un cenno a Valeria Cotruzzolà nata a Milazzo, classe 1975, la cui passione per l’arte della ceramica nasce da ragazzina, figlia di un artigiano affascinato da quest’arte millenaria e sorella minore di un allora giovane studente di Pittura ad Urbino.
Inizia così un dialogo con questa materia fittile, con la sua natura più profonda, quella che la lega all’uomo al suo gesto, al suo “io” più intimo.
All’età di 21 anni apre la sua prima esposizione nella zona storica di Milazzo.
Crea oggetti luminosi e ascrivibili al quotidiano, nati con lo scopo di ricollegarci alla materia primordiale che nei suoi lavori non è mai completamente ricoperta dagli smalti.
Si laurea in Pittura e partecipa a diverse mostre collettive. Una sua opera grafica è presente, a Messina, alla Factory di Linda Schipani, un museo industriale dove ogni opera nasce dalla trasformazione degli scarti di lavorazione e di vecchie componenti ormai reperto di archeologia industriale.
Nel 2018 presso l’hotel Eolian Inn espone le sue ceramiche, un lavoro di quasi un anno, in una mostra dal titolo Mater Materia.
Ha realizzato opere per le maggiori aziende del territorio sia pubbliche che private.
La scuola di Musicarterapia nella Globalità dei Linguaggi (metodo Stefania Guerra Lisi) le ha permesso di ampliare la visione dell’arte e le ha dato la possibilità di valorizzarla sotto il profilo sia pedagogico che terapeutico come arte di vivere.
Ad oggi segue laboratori e corsi espressivi per bambini e ragazzi affrontando diverse problematiche.
All’AIPD Milazzo-Messina ha sviluppato il progetto “Con la ceramica verso l’autonomia”.