Riapre al pubblico l’Antiquarium di Gioiosa Marea, realizzato in sinergia dal Parco Archeologico di Tindari, dal Comune di Gioiosa Marea e dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina.
L’inaugurazione si terrà alle 16 di sabato 14 dicembre presso i nuovi locali di via Luigi Pirandello. Introdurrà l’evento l’assessore ai Beni culturali del Comune di Gioiosa Marea, Teodoro La Monica. Dopo i saluti istituzionali dell’arch. Giuseppe Natoli e della dott. Tindara La Galia, rispettivamente direttore del Parco Archeologico di Tindari e sindaca del Comune di Gioiosa Marea, interverranno l’architetto Domenico Targia (direttore del Parco Archeologico di Himera, Solunto, Iato) e la dott. Gabriella Tigano (già direttrice del Parco Archeologico di Naxos Taormina e direttrice scientifica degli scavi condotti nel sito di Gioiosa Guardia).
«La riapertura al pubblico dell’Antiquarium comunale rappresenta – è il commento della sindaca La Galia e dell’assessore La Monica – un evento di grande valenza per la valorizzazione del patrimonio culturale e storico della comunità gioiosana. L’Antiquarium custodisce testimonianze uniche del passato, oggetti che raccontano la storia straordinaria di Gioiosa Guardia e offre l’opportunità di connettere le generazioni presenti con le loro radici. Rendere accessibile questo tesoro significa non solo preservare la memoria storica, ma anche stimolare l’interesse e l’educazione, favorendo la crescita di una consapevolezza culturale condivisa. L’apertura al pubblico rappresenta, inoltre, un motore per il turismo culturale, capace – hanno aggiunto i due amministratori – di attrarre visitatori, promuovere il territorio e creare nuove opportunità di sviluppo economico sostenibile».
Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore del Parco Archeologico di Tindari: «È stato raggiunto un obiettivo a cui lavoravamo da diversi anni, già da quando – ha dichiarato l’arch. Natoli – ero responsabile della Sezione archeologica della Soprintendenza ai Beni culturali di Messina. Sabato inaugureremo uno spazio nuovo, più fruibile e di certo più consono alla conservazione degli importanti reperti e delle preziose collezioni provenienti dal sito di Gioiosa Guardia».