Si è svolto ieri pomeriggio il corteo di protesta per dire “No all’attivazione degli impianti nell’area dell’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea” e “Si alla messa in sicurezza e bonifica dell’invaso”.
Ad aver partecipato centinaia di cittadini, studenti delle scuole del comprensorio e numerose associazioni che con le mascherine sul volto e dei cartelli in mano hanno sfilato dalla centrale Piazza Marconi fino al sito della dismessa discarica di contrada Zuppà.
Già, perché quello che è definito da tutti un “ecomostro” è sempre li, da ormai troppi anni, paragonabile ad un gigantesco “panettone” dal quale, però, non è possibile ricavare nulla di buono se non la continua fuoriuscita di maleodoranti e dannosi miasmi che arrivano nel centro urbano di Furnari.
Il tutto è reso ancora più pericoloso dal fatto che in alcune parti non vi è più il telone di copertura e il percolato continua ad avvelenare il terreno e le falde acquifere sottostanti mentre il biogas che si forma, in più occasioni, ha già generato incendi causando molta preoccupazione.
Un ‘eco-mostro’, dunque, che già dall’anno della sua realizzazione nell’anno 2002 continua a penalizzare Furnari, che è il centro più vicino, e i suoi cittadini costretti a subire i danni per decisioni di altri che hanno invece potuto ricavarne soli benefici economici.
Ad essere presenti alla manifestazione voluta dalle associazioni ambientaliste del comprensorio, come “Legambiente del Longano”, il “Movimento Cinquesei”, gli scout e l’amministrazione comunale di Furnari, anche i sindaci di Terme Vigliatore, Falcone, Oliveri, rispettivamente Domenico Munafò, Carmelo Paratore e Francesco Iarrera, il capogruppo di opposizione del Comune di Mazzarà Domenico Crupi, deputato nazionale del Partito Democratico, Pietro Navarra e la senatrice del Movimento Cinque Stelle, da poco membro della XIII Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali, Barbara Floridia, già nota per la battaglia contro la realizzazione del termovalorizzatore di A2A a San Filippo del Mela e per aver presentato un emendamento che ha impedito lo stanziamento di incentivi per la realizzazione di nuovi inceneritori.
Il corteo si è poi concluso con un consiglio comunale aperto in piazza Marconi dove erano presenti anche esponenti di altre associazioni ambientaliste della Valle del Mela, alcuni membri della “Rete dei Comitati Territoriali Siciliani” di Lentini, i ragazzi di “An.tu.do” di Messina, e altri. Molti gli interventi durante la seduta consiliare, tutti aventi come comune obiettivo quello di impedire che il sito in cui esiste l’invaso possa continuare a destare altre preoccupazioni. Dettagliato l’intervento del legale Mario Ceraolo, incaricato dal sindaco Crimi per salvaguardare la comunità contro i danni causati dalla vicinissima discarica, che ha più volte ricordato come anche nella relazione del Noe, trascritta dal maggiore Daniele Quattrocchi, vi siano riportate tutte le irregolarità che sarebbero state commesse dalla TirrenoAmbiente Spa, società che gestisce l’ex invaso. “Abuso edilizio, rischio crollo e conferimenti di rifiuti per oltre un milione di metri cubi in più rispetto a quanto previsto” e altro.
Fermo l’attacco del sindaco Maurizio Crimi che ha evidenziato come, nonostante dall’amministrazione comunale di Mazzarrà Sant’Andrea stiano cercando in tutti i modi di avviare gli impianti di trattamento di rifiuti solidi urbani (percolato, biogas trattamento dell’umido), già presenti in violazione di normative vigenti, lui farà di tutto per impedirlo inviando, già nelle prossime ore, degli esposti nelle sedi competenti. “Sono venuto a conoscenza che dalla Regione hanno intenzione di aprire entro quest’anno 10 nuovi impianti per superare l’emergenza rifiuti, e altri ne dovranno realizzare l’anno prossimo – ha dichiarato Crimi durante il consiglio comunale aperto –. Nessuno di questi impianti può sorgere sul sito in cui esiste la discarica e oggi, come in occasione della manifestazione realizzata 2 anni fa, chiedo a tutti i cittadini e associazioni presenti di rimanere uniti per far sentire nelle sedi opportune il nostro dissenso affinchè il nostro territorio non paghi ancora a caro prezzo le disumane scelte di coloro che hanno come unico scopo quello di creare profitti”.
Pamela Arena