Una notizia che lascia confusi e getta in un alone di ambiguità l’operato del sindaco di Santa Maria di Salina, Massimo Lo schiavo, arrestato per peculato.
A riguardo, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal Gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto,nei confronti del sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo con l’accusa di peculato. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata oggi alle 11 al Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina.
L’ isola delle Eolie risulta la seconda, con circa 3 mila abitanti, con tre sindaci all’attivo. Per Santa Marina di Salina, Massimo Lo Schiavo è alla sua seconda legislatura, essendo stato rieletto il 7 maggio 2012 con 363 voti, ottenendo l’82,13% di preferenze. L’antagonista fu il docente universitario Marcello Saija che aveva ottenuto 79 voti (17,87%). Nell’ottobre dello stesso anno si era candidato alle elezioni regionali con il Mpa ottenendo 1.805 voti nel collegio della provincia di Messina, arrivando quinto nella lista Partito dei Siciliani – Mpa, ma senza essere eletto. Era stato anche coordinatore regionale dell’Ancim Sicilia (associazione dei Comuni delle Isole minori). Lo Schiavo in questi anni si battuto contro le trivellazioni che potrebbero interessare anche il mare delle Eolie, la gestione privatistica del porto turistico di Santa Marina Salina (prima opera pubblica nelle sette isole), per il potenziamento del centro riabilitazione di Lipari. Ma anche per il mantenimento dell’ospedale di Lipari a rischio o del punto nascita ancora chiuso. Con il suo Comune più volte ha ottenuto le “5 Vele” il riconoscimento nazionale di Legambiente e del Touring Club Italiano. Infine riguardo alla vicenda giudiziaria fino ad ora non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte della maggioranza consiliare e neppure da parte del gruppo di minoranza.