Valentina Zafarana, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, continua il pressing sul governo regionale a proposito dell’adozione del Piano paesaggistico dell’Ambito 9, che interessa i 68 comuni del Messinese e che inizialmente era stato annullato dal Tar a causa di un vizio del procedimento di adozione. La mozione presentata oggi, mira non soltanto a mantenere costantemente alta l’attenzione sul delicato tema della tutela del territorio dai rischi inquinanti, ma richiama soprattutto Musumeci e il suo governo ad adottare il piano il prima possibile.
“Il Tar – spiega Zafarana – aveva ‘annullato’ il Piano perché la versione adottata nel 2009 e approvata definitivamente nel 2017, era stata varata con decreto a firma del dirigente generale e non dell’assessore. Tuttavia, i giudici amministrativi hanno lasciato il Piano pienamente vigente, concedendo 180 giorni alla Regione per ripresentarlo. La Regione quindi può e deve vararne uno nuovo, seguendo la procedura giusta e senza modificare i vincoli esistenti e quindi i livelli di tutela che il Piano prevede per difendere il territorio della Valle del Mela dai vari agenti inquinanti”.
“Abbiamo quindi presentato una mozione all’Ars – continua la deputata – per far sì che la regione intervenga al più presto presentando un nuovo Piano. Sono passati anni tra l’adozione e la definitiva approvazione e abbiamo interessato con forza l’assessore dell’epoca, Vermiglio, perché i cittadini del Messinese avessero questo strumento fondamentale per la difesa del territorio. Perderlo proprio adesso, per un vizio procedurale, significherebbe vanificare tutti gli sforzi fatti per avere delle regole chiare volte alla salvaguardia dell’ambiente e dei cittadini e dover quindi ricominciare tutto da capo. Sarebbe un grave errore, mentre l’attenzione sul tema deve restare altissima”.
“Sappiamo bene purtroppo – sottolinea ancora Valentina Zafarana – che la Regione Siciliana ha perso una persona valida e competente, come lo era l’assessore Sebastiano Tusa alla guida di un assessorato tanto strategico come quello dei beni culturali. Il presidente Musumeci intanto firmi il nuovo piano e non indugi ancora oltre” – conclude la deputata.