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In un’intervista esclusiva, Ninni Petrella, Presidente del Movimento Politico “Partiamo da Qui”, traccia un bilancio delle recenti evoluzioni del Movimento, che ha assunto una dimensione nazionale, e si sofferma infine sul territorio messinese, affrontando le specifiche problematiche politiche e i temi cruciali che interessano tanto il futuro della città quanto quello del Movimento stesso. Su questo tema, lancia una sfida: la candidatura a Sindaco della Senatrice Dafne Musolino.

 

In poco tempo il Movimento è diventato nazionale con l’apertura del Circolo di Roma. Cosa significa tutto questo?

«Come sai il Movimento “Partiamo da Qui” è nato nella provincia di Messina nell’ottobre 2023, abbiamo lavorato molto sul territorio affrontando diverse problematiche, senza mai arrenderci e credendo fortemente nei nostri valori liberali. Credo sia stata questa determinazione, la nostra capacità di individui consapevoli e credibili, a portarci all’apertura del Circolo di Roma, segnando quindi una fase di crescita a livello nazionale».

 

Quali saranno i passi successivi?

«Il nostro obiettivo è quello di costruire dipartimenti tematici che affrontino temi specifici e urgenti, come la tutela di categorie spesso ignorate dalla politica attuale. Saremo un Movimento impegnato nelle battaglie sociali, cercando di portare soluzioni concrete per chi soffre le politiche governative. Stiamo già lavorando concretamente a questo, tra l’altro stiamo aprendo Circoli ambientali tra cui Evan e Rai».

 

Parliamo ora di Messina, che rappresenta anche il luogo simbolico della vostra nascita. Negli articoli precedenti è stato più volte sottolineato che la Città ha bisogno di un cambiamento radicale.

Petrella non nasconde la sua preoccupazione: «Messina vive una crisi evidente, non solo economica, ma anche sociale. Ogni tre giorni chiudono attività commerciali nel centro, e questo è solo uno degli indicatori di una città che sembra immobile. Per farti un esempio, solo di recente il bar Lombardo sul Viale San Martino, il bar Sciarrone di via Garibaldi e la rosticceria Zimbaro, anche questa situata sul centralissimo Viale, hanno abbassato definitivamente le saracinesche. La Confesercenti ha registrato un calo importante rispetto al 2024, sottolineando la differenza esponenziale con le altre città, e siamo solo all’inizio del nuovo anno. Abbiamo bisogno di un cambiamento significativo, di un’azione politica forte per rilanciare la città».

 

Se vogliamo approfondire le dinamiche della politica locale, quale sarebbe la sua opinione? Tra l’altro, uno dei temi recentemente più discussi riguarda proprio la nomina della Castelli all’interno della Città Metropolitana di Messina.

Petrella, pur non volendo entrare troppo nei dettagli legali, esprime un forte disappunto sull’opportunità politica delle scelte attuali del Sindaco Basile.
«Non siamo qui per parlare di cavilli legali, ma da un punto di vista politico, la nomina della Castelli non ci convince. La gestione della Città Metropolitana, a nostro avviso, ha avuto più di una scelta discutibile. Se da un lato possiamo capire che errori possano capitare, dall’altro lato c’è una gestione che non sembra mai in grado di risolvere i problemi concreti della città, anzi, sembra nascondersi».

Cosa proporrebbe per avviare un cambiamento concreto?
«Dopo aver analizzato la situazione politica attuale, e viverla in prima persona, sento di dover lanciare una sfida, la candidatura a Sindaco della Città Metropolitana di Messina della Senatrice Dafne Musolino. Si tratta di una figura politica con una grande esperienza amministrativa. La sua capacità di fare squadra e di gestire le risorse in modo efficace è stata dimostrata durante la prima amministrazione De Luca. L’attuale amministrazione, invece, ha visto un enorme spreco di opportunità, con molti finanziamenti che non sono stati recuperati. Dafne rappresenta per Messina una possibilità concreta di cambiamento, una persona che conosce davvero la Città e sa come affrontare le sfide che ci aspettano».

 

Quindi è così che lei vede il futuro di Messina? Crede che la sua sfida possa essere accolta?

«Se proviamo a riflettere bene, penso proprio di sì. Noi siamo pronti a lavorare per una Messina diversa, una città che non resti più indietro rispetto alle altre. La nostra sfida è proprio questa: non solo parlare di cambiamento, ma metterlo in atto con azioni concrete, insieme a chi ha le competenze e la volontà di farlo».