Condividi:

Il nuovo anno in musica del prestigioso Coro Lirico Siciliano inizia con le immortali, emozionanti, intime melodie di Ennio Morricone e Franco Battiato, per un benvenuto al 2025 scandito dai respiri del mito in due tra le più suggestive cavee classiche della Magna Grecia.

Il Teatro Antico di Taormina e il Teatro greco di Tindari, rispettivamente il 4 e 5 gennaio 2025, alle ore 12, sprigioneranno canto e incanto grazie all’innovativo format concertistico firmato dal Coro Lirico Siciliano e interamente dedicato a due veri e propri Principi della poesia in musica. Un tributo che è già tutto nel titolo “Da Morricone a Battiato: la ‘cura’ dell’eterno”. Si tratta altresì di una sontuosa anticipazione della settima edizione del festival lirico dei teatri di pietra, che regala “meraviglia” e unisce l’energia della pietra ad aneliti di attica bellezza.

DOMENICK J.GILIBERTO-photo copyright

L’orchestra di archi in residence del festival, insieme all’ensemble vocale dell’ente lirico siciliano, con la direzione di Francesco Costa, saranno l’architrave per un viaggio inedito attraverso l’immensa eredità artistica dell’etneo Battiato e l’amplissimo universo musicale del romano Morricone. Le canzoni di Battiato verranno affidate all’emozionante voce mediterranea di Rita Botto, mentre l’antologia Ennio’songs segna il debutto nel repertorio di Morricone del raffinato cantautore Pierdavide Carone, già interprete di eccellenza dei capolavori di Lucio Dalla. Un inno corale, tra spiritualità e suggestione, per salutare il 2025 da luoghi intrisi di storia e magia, vita ed echi di eternità.

Il ricco programma alternerà brani dei due compositori: “L’era del cinghiale bianco” e “Nuovo cinema paradiso Suite”, “Segnali di vita” e “C’era una volta il West”, “Stranizza d’amuri” e “La califfa”. E ancora, nell’ordine di esecuzione: “Gli uccelli”, “Malena”, “La cura”, “Mission suite”, “Povera patria”, “C’era una volta in America”, “Western Suite”, “Voglio vederti danzare”, “Ennio’s Songs e un medley che unisce “Cuccurucucù Paloma” e “Centro di gravità permanente”. Pagine che non hanno bisogno di presentazione, riproposte in un fluire inestinguibile di note che guariscono le ferite dello spirito, per accogliere il nuovo anno attirando residenti e turisti in siti di incomparabile bellezza.