Il DPSTF, nonostante riconosciuto solo lo scorso 26 aprile, raggiunge il primo importante risultato del finanziamento di un progetto di 1,8 milioni di euro per investimenti a supporto del tessuto economico del Settore Florovivaistico della Sicilia.
Il contributo è concesso con D.D.G. 780/1.S del 29/06/2022 del Dipartimento Regionale Attività Produttive della Regione Siciliana, retto dall’on. Mimmo Turano.
“Sono grato al Presidente del Distretto, Carmelo Torre, per lo stimolo costante nel perseguire insieme l’obiettivo, al Vice Presidente, Patrizia Biagi, per i preziosi suggerimenti e al consigliere Sergio Miligi per gli aspetti pratici forniti durante la progettazione, che ai tanti imprenditori che mi hanno dato consigli, correzioni ed a conoscere meglio questo fondamentale settore produttivo siciliano: un vero fiore all’occhiello per la nostra terra. Voglio ringraziare tutte le aziende e gli organismi aderenti, già dalla prima fase, per aver creduto nella proposta del Distretto Produttivo per il settore Florovivaistico della Sicilia. Ringrazio il dott Paolo Alacqua per la preziosa collaborazione. Da Dicembre 2021, quando abbiamo iniziato a raccogliere le adesioni, sino ad oggi sono stati mesi di intensa attività e confronti costruttivi e, per quanto mi riguarda, formativi”, ha dichiarato il progettista e direttore arch. Roberto Sauerborn.
“Crediamo di essere riusciti a raccogliere le esigenze delle aziende aderenti ma ci poniamo l’obiettivo di allargare il parterre dei soci e, questo primo traguardo, credo che possa rappresentare una buona presentazione e garanzia di serietà e professionalità per quanti ancora non hanno deciso di aderire e a cui rinnoviamo il nostro invito. Ora inizia la fase più difficile ma anche la più interessante ed entusiasmante: attuare il progetto. Ringrazio, inoltre, l’amministrazione comunale di Falcone, il sindaco Antonino Genovese, per la disponibilità e il positivo interesse per il progetto”, tiene a precisare il presidente del Distretto Carmelo Torre.
Nel territorio siciliano l’attività del florovivaismo rappresenta una delle attività economiche importanti ove, addirittura, preponderante rispetto ad altre così da divenire, o essere considerata, elemento di forte identificazione storica e culturale e di caratterizzazione anche all’esterno degli stessi confini regionali.
Il Distretto, si propone di dare voce e rappresentatività a tutto questo comparto che ha attraversato un momento di grave difficoltà, di incertezze e crisi anche in conseguenza dell’emergenza Codiv19, che ha inciso drasticamente sul blocco delle vendite tanto a livello del mercato nazionale che internazionale.
La proposta progettuale prende le mosse ed intende attuare alcune delle azioni previste nel Patto di Sviluppo che ha consentito di riconoscere il Distretto.
In sintesi, il progetto finanziato tra le altre cose, prevede:
– l’attivazione di un “polo specialistico per il settore”;
– l’implementazione di una “piattaforma/infrastruttura” digitale online di promozione e vendita dei prodotti florovivaistici della Sicilia
– Qualificare, supportare tecnicamente e promuovere le produzioni regionali al fine dell’introduzione di un marchio di qualità e un marchio di prodotto condiviso.
– Azioni di marketing.
Pertanto, si intende:
– sviluppare un marchio unico del prodotto florovivaistico siciliano;
– promuovere la certificazione del prodotto siciliano, resa equivalente rispetto ad altri standard in modo da soddisfare con un unico processo certificativo la domanda, seppur diversificata;
– Promuovere mediante un processo partecipato (Roadshow) l’aggregazione e l’implementazione di un modello innovativo “corporate” di adeguamento allo standard (composto da requisiti condivisi e applicabili) con garantito abbattimento di costi e gestibilità del sistema stesso;
– La promozione del prodotto “Sicilia: terre del florovivaismo certificato” con azioni di sensibilizzazione del consumatore, accordi con la GDO, ecc.
Ora, sarà necessaria e fondamentale la collaborazione di tutti come una unica grande squadra con l’obiettivo di fare bene, meglio, insieme e in maniera sostenibile”.