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«Con l’emergenza Coronavirus è cambiato tutto. Prevenzione, sicurezza, lavoro e sostegno ma per ripartire serve una spinta forte all’economia».L’Esecutivo della Cisl Messina, in videoconferenza, ha fatto il punto della situazione con il segretario generale regionale Sebastiano Cappuccio.

Seppure a distanza, la Cisl di Messina ha riunito nel pomeriggio di ieri il suo Esecutivo provinciale. Quello tenutosi in videoconferenza, alla presenza del segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, è stato il primo incontro tra i dirigenti ed i segretari di federazione con la nuova segreteria confederale provinciale.

«Sono stati sessanta giorni di lavoro, quelli della nuova segreteria, svolti in maniera un po’ particolare considerata l’emergenza sanitaria – ha detto il segretario generale Antonino Alibrandi nell’introdurre il confronto – Con il Coronavirus è cambiato tutto, anche se il nostro obiettivo è rimasto e rimane sempre quello di volere la Cisl sempre più presente sul territorio.
In queste settimane abbiamo riscoperto vecchi rapporti ed instaurati di nuovi, facendo anche rete con associazioni che seguono il sociale e con le quali si potranno avviare tanti percorsi interessanti alla fine dell’emergenza sanitaria».
Sicurezza e ripartenza sono state le parole chiave degli interventi dei dirigenti provinciali della Cisl e condivisi anche dal segretario generale regionale Sebastiano Cappuccio che ha dipinto il quadro della situazione a livello siciliano.

«Nella nostra regione – ha detto – l’effetto Coronavirus sarà sette volte peggiore della
Lombardia, dove la macchina produttiva impiegherà circa sette mesi per ripartire. Ma qui siamo tornati indietro di anni e per riprenderci ce ne vorranno il triplo. I punti di intervento saranno prevenzione e sicurezza, lavoro, sostegno al reddito e al disagio sociale. E serve una forte spinta alle infrastrutture, è uno degli elementi fondamentali».