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Si è conclusa la sesta edizione di InCastro Festival, l’evento site specific che mette insieme danza, musica, paesaggio e che ha come scenario il suggestivo borgo di Castroreale in provincia di Messina.

Nove giorni di danza, musica e arte che hanno visto il coinvolgimento di oltre quaranta artisti con ventidue tra spettacoli e concerti, cinque laboratori, due dj set, un convegno, due installazioni performative, due installazioni artistiche, due passeggiate sonore, due presentazioni di libri e una residenza creativa.

Il filo conduttore e tema di quest’anno è stato il Torace: un omaggio al monte sul quale sorge il comune nebroideo, ma che è stato anche un modo per intrecciare metaforicamente alcuni temi di grande attualità con il concetto di ciò che osserva e vive questa parte del corpo.

La direzione artistica di Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari, insieme alla direzione generale di Danila Blasi, hanno proposto un cartellone particolarmente ricco, con tre prime nazionali, diversi progetti speciali pensati e realizzati appositamente per InCastro, laboratori di approfondimento e residenze.

Al festival hanno anche preso parte importanti rappresentanti della danza contemporanea nazionale e internazionale come, ad esempio, Virgilio Sieni, Daniele Ninarello, Emanuela Serra e Alessandro Pallecchi di Balletto Civile e il duo belga composto da Florentia Demstri e Samuel Lefevre (già danzatore di Peeping Tom e Jérôme Bel).

Molto significativa la performance di inclusione Io sono, realizzata dalla Compagnia Ego Magis, con la coreografia e regia di Giorgia Di Giovanni e Giovanna Manetto. Questo spettacolo è la tappa finale di un percorso artistico e di inclusione che alcuni utenti, con diverse disabilità del centro ANFFAS di Messina, svolgono nel laboratorio permanente di danzaterapia e teatroterapia curato e diretto dalle stesse artiste dal 2023.

Di rilievo, inoltre, l’evento speciale Torace, realizzato durante una settimana di residenza creativa a cura di Emanuela Serra & Alessandro Pallecchi di Balletto Civile in collaborazione con la Woodbury University – School of Architecture di Los Angeles che ha messo in scena un vero e proprio viaggio nell’ingranaggio del respiro.

Si sono svolti anche un convegno focalizzato sul tema dell’arte e la sua funzione sociale in cui sono intervenuti Danila Blasi, Maurizio Cappotto, Andrea Porcheddu e Virgilio Sieni e la presentazione, a cura di Valeria Vannucci, del libro di Vincenza Di Vita Il cuore articolare. Un dispositivo coretico sulla coreografa Giovanna Velardi.

Anche quest’anno si è registrato il pieno coinvolgimento della comunità e delle attività economiche di Castroreale, creando una vera e propria rete locale di supporto al festival, attraverso donazioni e la fornitura di prodotti tipici che hanno anche lo scopo di far conoscere agli ospiti le eccellenze enogastronomiche della zona, senza dimenticare il turismo esperienziale, con l’organizzazione di una serie di attività territoriali che hanno permesso di conoscere le particolarità del luogo.

InCastro Festival è stato sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, Comune di Castroreale, Unione dei Comuni – Valle del Patri e Comune di Ficarra.