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Domenica 19 giugno 2016 presso il Parco Urbano “Maggiore La Rosa” ha avuto luogo la presentazione del libro “Il ritorno di Garibaldi in Sicilia – Piazza Roosevelt” scritto dal Prof. Gino Trapani, Presidente Onorario della Pro Loco “Alessandro Manganaro”, già docente presso lo storico Liceo Classico “Luigi Valli” nonché personalità da sempre attivissima nel panorama culturale cittadino. La serata è stata molto interessante e vivace. Moderatore Andrea Italiano, Presidente della “Manganaro”, il quale ha curato l’introduzione dell’evento presentando i tanti ospiti e ringraziando l’editore Pierangelo Giambra, presente in sala al banchetto dei libri con la sua gentile consorte. Quindi Italiano ha dato la parola al Sindaco Roberto Materia che ha portato i saluti istituzionali.

A questo punto si è entrati nel vivo della serata con la Prof.ssa Raffaella Campo, ex Assessore della Giunta Collica, la quale ha fatto una accurata analisi della figura del Prof. Trapani, sottolineandone la principale caratteristica: la “ritrosia”. Che si è materializzata anche in questo libro in cui l’autore si cela e lascia parlare i protagonisti: da Cassata a Manganaro, da Cattafi a Nino Pino Balotta. I testi teatrali sono due. E s’incrociano gli eventi della storia maggiore con il vissuto barcellonese.

Il ritorno di Garibaldi in Sicilia è il primo episodio. Il cambio di denominazione di Piazza San Sebastiano in Piazza Roosevelt il secondo. Vi sono due delusioni: quella post risorgimentale e l’altra post repubblicana. L’attore teatrale Giuseppe Pollicina ha magistralmente interpretato ampi passi del libro di Trapani assumendo di volta in volta le vesti ora di Garibaldi che ringrazia Barcellona, ora del gelataio barcellonese Peppe La Maestra che dice al Generale ciò che pensa ovvero che l’unione è in realtà una annessione che si è rivelata dannosa per la Sicilia, ora del Cap. Sottile anche lui deluso.

Bellissimo anche il secondo episodio del libro, Piazza Roosevelt. Siamo nel 1945, gli alleati sono arrivati anche a Barcellona e la storia della liberazione/sudditanza si ripete. Pollicina e Campo recitano mirabilmente il dialogo fra Sindaco ed Arciprete dell’epoca che il Prof. Trapani ha scritto con uno stile camilleriano fra il grottesco/amaro. Raffaella Campo fa notare all’attento uditorio come la “Piazza” abbia un ruolo centrale e rilevante: essa è il luogo del “contraddittorio”. Viene descritto l’allora salotto cittadino “i quattro canti”, l’odierno incrocio fra le vie Garibaldi e Umberto I. La piazza ha ricevuto colpi sotto il profilo urbanistico, scomparvero la vecchia Chiesa ed il Teatro Mandanici. Ma si mantenne sempre viva, con attività commerciali fiorenti.

Nel libro una figura di spicco è Nino Pino Balotta, qui visto come protagonista dell’annosa conciliazione fra politica e morale. Siciliano eretico, atipico. Pronto ad abbattere il muro del silenzio. E l’ideale intervista a Nino Pino Balotta presente nel libro di Trapani è stata recitata da Pollicina. La Campo ha chiuso il suo intervento parlando dell’ultima parte del libro in cui è presente una sorta di riflessione sulla figura della donna nella società siciliana e viene narrato il rapimento di una ragazza da parte di un malfattore che alla fine accetta di sposare. Questo evento comparve in forma di vignetta di Walter Molino sulla Domenica del Corriere. La vicenda fu comunque triste in quanto questa donna subì un doppio sopruso, prima da parte del rapitore poi dallo stesso suo padre. Che vinse la causa e la strappò a quell’uomo riconquistando “la robba”. L’evento è proseguito poi con un dibattito fra Mimmo Nania e Orazio Calamuneri, noti personaggi politicamente agli antipodi nella realtà di Barcellona Pozzo di Gotto, che hanno interagito con l’autore.