Prosciolto un 40enne perchè il fatto non sussiste, questa motivazione il gup del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Giuseppe Caristia, per l’uomo di Milazzo accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, reato che prevede una pena da 3 a 7 anni, per fatti avvenuti dal mese di dicembre del 2023.
L’imputato titolare di un’attività commerciale era accusato del reato di “maltrattamenti contro familiari e conviventi “ ex art. 572 Codice Penale, con una pena prevista da 3 a 7 anni. Da Gennaio 2024 era sottoposto a misura di sicurezza.
Dopo essere stato rinviato a giudizio a gennaio 2025 dal Pubblico ministero, si è tenuta udienza Preliminare (Gip Dott. Giuseppe Caristia) davanti Tribunale, durante l’udienza il pubblico ministero ha riportato i fatti di cui capo di imputazione chiedendo fermamente il rinvio a giudizio.
Successivamente il difensore dell’imputato, l’Avv. Antonio Siracusa ha discusso sia sul fatto, illustrando la dinamica dei fatti e di diritto citando diverse sentenze della Corte di Cassazione per far luce sulla differenza tra il reato di maltrattamenti contestato e le comuni liti familiari.
Inoltre ha aggiunto che nella fattispecie non sussiste l’elemento soggettivo richiesto dalla struttura del reato, quindi il dolo; trattandosi in questo caso di condotte non sorrette dalla consapevolezza di persistere in un’attività illecita.
Il difensore ha concluso chiedendo il non luogo a procedere ( ex art. 425 c.p.p.) e la revoca della misura di sicurezza.
La tesi dell’avv. Siracusa è stato totalmente accolta dal Giudice dell’ud. Preliminare, il quale ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dell’imputato e ha revocato la misura di sicurezza.
Così l’imputato non dovrà affrontare un lungo processo in attesa della sentenza.