Dopo l’argento all’esordio lo scorso anno, Giuseppe Foti conquista il gradino più alto del podio e vince i campionati italiani assoluti svoltasi da 2 al 4 dicembre scorso al Pararuffini di Torino, nella categoria 58kg.
Straordinario il ruolino di marcia del giovane talento barcellonese della Tiger’s Den Barcellona dei fratelli Giuseppe e Fabio Sottile. Cinque incontri vinti tutti per due round a zero (secondo il nuovo regolamento) non lasciando nessuna chance agli avversari, tutti quotatissimi ma tutti sconfitti, oseremmo dire, in scioltezza. Dai quarti alla finale eliminati ben tre atleti nazionali: Daniele Biscosi della gloriosa Martial Mesagne; il veterano pluricampione italiano Antonio Flecca, delle Fiamme Rosse, che lo aveva battuto in finale lo scorso anno, e l’emiliano Nicolas Legari Ballerini in finale.
Nulla da fare invece per gli altri due atleti presenti alla kermesse, Tindara Puliafito e Michele Fugazzotto, che scontano probabilmente il fatto di aver gareggiato in categorie di peso superiore a quelle loro proprie.
La vittoria dei campionati italiani premia la passione e la tenacia del bravissimo atleta della Tiger’s Den, da qualche anno ormai nel giro della nazionale italiana guidata dal tecnico Claudio Nolano, nonché l’impegno della società sportiva e della famiglia del ragazzo.
Il risultato inoltre ha consentito alla società di piazzarsi al terzo posto sostanziale nella classifica per Società, anche se formalmente il sorteggio tra le squadre con pari punteggio ha premiato il Centro Sportivo Carabinieri come terzi classificati ed il Team Rifugiati FITA come quarti classificati.
Entusiasta per il risultato ottenuto il Maestro Giuseppe Sottile: “Vincere un titolo italiano in una competizione sempre più difficile, dove il livello è sempre più alto è un’emozione straordinaria a cui non ci si abitua mai. Peppe Foti è stato perfetto, e non ha concesso niente a nessuno, vincendo tutti gli incontri con ampio margine di sicurezza. Ora per il ragazzo si aprono nuovi scenari e nuove prospettive. Gli auguro che possa realizzare il sogno di ogni sportivo: è sulla strada giusta.
Mi dispiace per India e per Mike che avrebbero meritato di raccogliere di più, ma non sempre le cose vanno per il verso giusto.”