Sulla riapertura del Pronto Soccorso interviene anche il PSI con il segretario cittadino Cosimo Recupero, “confermando che in realtà il Partito Socialista Italiano aveva sempre affermato, ovvero che lo stesso Pronto Soccorso non sarebbe stato più riaperto”.
Per il segretario del partito del garofalo a livello locale: “Ciò perché, come già detto in passato, non ci sono le condizioni minime per farlo funzionare, come del resto anche ribadito dall’assessore regionale alla salute.
In tutti questi anni la politica locale, la società civile e l’associazionismo avevano alimentato false speranze, mosse forse più da uno sterile campanilismo che da una capacità di visione circa il futuro della sanità nell’area di Barcellona Pozzo di Gotto e non solo.
Dall’altro lato, chi attualmente ha le responsabilità di governo a livello regionale e non solo ha continuato a tenere stretto quel legame con la gestione della sanità considerata un piatto ricco in termini si gestioni economiche e di controllo del voto.
Entrambe le posizioni sono sterili e non porteranno ad alcun risultato apprezzabile in favore dei cittadini la cui cura della salute non è un servizio accessorio ma un diritto costituzionalmente garantito dall’articolo 32 della Costituzione.
Facendo quindi seguito al convegno del 28 marzo scorso il Partito Socialista Italiano invita i cittadini ad una seria riflessione sullo stato di salute del sistema sanitario regionale.
A tal fine nelle prossime settimane il PSI barcellonese organizzerà un tavolo operativo al quale saranno presentate più in dettaglio le proposte formulate in sede di convegno, con la speranza che la deputazione regionale vorrà partecipare per farsi carico di queste proposte al fine di farle diventare scelte operative.
Il PSI dimostra ancora una volta che, oltre la protesta deve esserci la proposta, nella certezza che nessun problema sia irrisolvibile se solo i decisori politici avessero la reale volontà di addivenire a soluzioni efficaci”.