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Alla luce dell’operazione antimafia, avvenuta nella giornata di ieri che ha portato a 15 arresti nella città del Longano, arrivano le voci anche del mondo associativo del territorio che da anni lotta contro ogni forma di sopruso e malaffare nell’hinterland tirrenico da Barcellona PG a Terme Vigliatore.  

“L’Associazione contro tutte le mafie “Paolo Vive” esprime profonda gratitudine alle forze dell’ordine e alla magistratura per la complessa e coraggiosa operazione antimafia condotta nella notte, – scrive in una nota Tindaro Di Pasquale
Presidente dell’Associazione “Paolo Vive”Contro tutte le mafie, per la libertà, la giustizia e il riscatto di Barcellona Pozzo di Gotto – che ha portato all’arresto di 15 persone accusate di far parte di organizzazioni criminali radicate a Barcellona Pozzo di Gotto.

Questo importante risultato dimostra, ancora una volta, la determinazione delle istituzioni nella lotta contro la criminalità organizzata. Ma al tempo stesso evidenzia quanto il nostro territorio sia ancora segnato dalla presenza di quella terribile malattia che è la mafia, una piaga che soffoca il futuro della nostra città, impedendole di guarire e di riscattarsi.

La mafia non è solo un fenomeno criminale: è un sistema che si nutre delle difficoltà sociali, economiche e culturali di una comunità. È indispensabile, pertanto, che le istituzioni cooperino per promuovere la diffusione della cultura della legalità, della giustizia e della libertà. Non si può vincere questa battaglia senza intervenire nei contesti di maggiore difficoltà, sostenendo le fasce più deboli della popolazione e garantendo loro la possibilità di autodeterminarsi, lontano da ogni forma di oppressione o ingerenza mafiosa.

Accanto alla lotta alle “mafie tradizionali”, è necessario rivolgere particolare attenzione alle cosiddette “nuove mafie”, quelle che non si impongono più con la forza bruta ma attraverso strumenti più subdoli e sofisticati, come l’infiltrazione economica, il controllo delle risorse e l’uso di poteri illeciti per condizionare le scelte pubbliche e private. Questi fenomeni rappresentano una minaccia concreta e richiedono una risposta altrettanto decisa.

Barcellona Pozzo di Gotto merita di essere liberata da ogni forma di oppressione mafiosa, per diventare una città capace di garantire a tutti i suoi cittadini giustizia, dignità e opportunità di crescita. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario un impegno collettivo, che coinvolga non solo le forze dell’ordine e la magistratura, ma anche le istituzioni, il mondo associativo e l’intera società civile. Rivolgiamo un appello a tutte le realtà del territorio affinché si uniscano in questa battaglia di civiltà. È fondamentale investire in politiche sociali, educative ed economiche che restituiscano speranza e dignità alle persone, togliendo terreno fertile alla criminalità organizzata. Solo così potremo garantire alle nuove generazioni un futuro libero dalla mafia e da ogni forma di oppressione. Ringraziamo con profonda riconoscenza le donne e gli uomini delle forze dell’ordine per il loro impegno, la loro professionalità e il loro coraggio. L’operazione di oggi è un segnale forte, un passo avanti importante, ma la strada è ancora lunga. La libertà e la giustizia non sono traguardi facili, ma sono obiettivi che possiamo e dobbiamo raggiungere insieme.

Plauso anche dal Presidente Benedetto Gianlombardo dell’associazione Antiracket e Antiusura Fonte di Libertà di Terme Vigliatore che: “Si complimenta con la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina per l’ importantissima operazione antimafia condotta, nondimeno il plauso è indirizzato a tutti gli Apparati della Polizia di Stato impegnati nelle indagini e nell’esecuzione dell’Ordinanza. Altresì è nostro piacere riservare e rivolgere ringraziamento e le nostre più sincere congratulazioni al Questore di Messina, il Dott. Annino Gargano.
Oggi più che mai, la fiducia dei cittadini e degli operatori economici nei confronti delle Istituzioni è ai minimi storici e ciò deriva da moltissimi fattori, spesso legati a problemi strutturali e di inefficienza del sistema della pubblica amministrazione, in moltissimi se non in tutti i suoi campi. Il perdurare dei meccanismi evidenziati dall’inchiesta, ben visibili ai più, di certo non ha aiutato, in questi lunghi dieci anni, ad una inversione di tendenza in tal senso.
Per questo giornate come questa, interpretate da grandi donne e uomini dello Stato, che quotidianamente operano per la sicurezza di Noi tutti, sono giornate di speranza e che soprattutto iniettano nella nostra società quelle fondamentali e necessarie dosi di fiducia, poiché ci ripetiamo, da diverso tempo ve n’è carenza”.