Condividi:

Chiude, dopo appena 6 anni di vita, quel gioiellino che si chiama Piccolo Teatro Petrolini. Dal prossimo 31 maggio, giorno in cui calerà il sipario sulla Stagione Teatrale 2023/2024 con una commedia della compagnia del calabrese Piero Procopio, la città di Barcellona Pozzo di Gotto sarà certamente più povera.

Non entriamo nel merito riguardo le motivazioni di questa chiusura, in qualche modo collegata al “ritiro dalle scene” di colui che è stato l’anima dell’Associazione Teatrale “Ettore Petrolini”, l’autore e regista Francesco Chianese, Direttore Artistico che dopo ben 50 anni di onorata attività “lascia con soddisfazione” partecipando alla propria dipartita autofacendosi le condoglianze. Evidentemente la stanchezza, lo stress, hanno preso il sopravvento e
In una sorta di effetto domino anche gli altri componenti della compagnia hanno ceduto, anche il teatro ha ceduto…

Tutti insieme, nella serata di ieri, sabato 18 maggio 2024, hanno deciso di dedicare un momento celebrativo dal significativo titolo, “L’ultimo abbraccio”, al proprio “capo”, nella sostanza realizzando una sorta di funerale a sè stessi e al loro amato teatro. Presenti a fare da contorno alcuni amministratori (il Sindaco Calabrò,  l’Assessore Molino) che hanno donato due targhe, una a Chianese l’altra ai componenti la compagnia teatrale.

Non potevano mancare amici, uomini di cultura che hanno portato le rispettive testimonianze (dal già Preside e già Sindaco Franco Speciale alla giornalista e docente Flaviana Gullì, all’attore e regista Giuseppe Pollicina) mentre i “Petrolini” stessi (vecchi e nuovi) si sono adoperati approntando una “serata a sorpresa” fra video e momenti di recitazione “live” sotto la regia di Riccardo Giardina. Alla fine applausi per tutti, un brindisi all’ingresso del teatro… ed è già domani…

A Francesco Chianese il nostro augurio per il suo futuro e per la ritrovata serenità personale, ma la domanda nasce spontanea: con lui muore anche la Compagnia Teatrale? Ed era proprio inevitabile la triste fine del Piccolo Teatro Petrolini? Ai posteri l’ardua sentenza.