Una storia di grande rispetto, altruismo e solidarietà che merita di essere evidenziata, in un epoca di egoismi e sfrenata competizione anche professionale e lavorativa, arrivata dalla città del Longano, grazie all’ausiliare del traffico Giosi Caliri, che lascia il contratto a tempo indeterminato alla firma del collega, con un incremento del monte ore e dello stipendio.
A darne notizia di un atto così nobile è il collega Pippo Squadrito attraverso il suo profilo social: “Un bellissimo gesto della collega Giose Caliri, rifiuta il contratto a tempo indeterminato a 30 ore per fare entrare il collega che era rimasto fuori. Spero con tutto il che l’amministrazione Comunale di Barcellona P.G. possa fare firmare al più presto il contratto alla nostra Super GIOSE”.
Apprezzamenti sono arrivati da più parti attraverso il potente mezzo di Facebook. Ed anche il sindaco Pinuccio Calabrò ha voluto commentare il bellissimo gesto di un dipendente di Palazzo Longano: “Onestamente mi è sempre stata simpatica, da oggi per me è un esempio… valori di altri tempi. Sarà nei miei pensieri”.
“Grazie, qui mi permetto di chiamarla Pinuccio, – risponde la protagonista dal suo profilo FB – è un gesto che ho voluto fare a un collega che merita…a me aspettare un paio di mesi non cambia la vita…sono contenta ed è giusto così…grazie ancora di cuore”.
In sostanza la decisione dell’ausiliare Caliri che ha compiuto un grande gesto ed al contempo ha impartito una lezione di altruismo e solidarietà tra colleghi, è giunta dopo la comunicazione del Comune della rimodulazione dei contratti solo a tre dei quattro ausiliari del traffico presenti nel corpo di Polizia municipale.
In graduatoria uno di quei tre posti a tempo indeterminato andava a Giose Caliri, che ha scelto di aspettare, regalando la gioia al suo collega, padre di famiglia a cui necessità un aumento dello stipendio, ottenendo la stima e il rispetto dei colleghi e di vari dipendenti comunali.
Si chiude così un anno difficile, tormentato da vicende politiche contraddistinte da poco dialogo e confronto a Palazzo Longano, con un’emergenza Covid che ha limitato le relazioni e che continua a ridurle, con un atto che ci regala oltre un esempio di solidarietà anche speranza per un futuro migliore del passato.