Nel pomeriggio di ieri, giovedì 20 giugno, anche nella nostra Barcellona Pozzo di Gotto è stata celebrata la “Giornata Mondiale del Rifugiato” da tutta una serie di realtà che si impegnano quotidianamente sul nostro territorio per le tante persone migranti.
“Persone” per l’appunto e non certo oggetti/merci da utilizzare a proprio uso e consumo a fini politici o elettorali. Ciò è stato sottolineato a più riprese nei vari interventi e nelle testimonianze tenutesi nell’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, dove in apertura vi è stata l’introduzione all’evento da parte dell’Avv. Maria Concetta Santamaria in rappresentanza del Comitato per la Promozione della Cultura dell’Accoglienza “Restiamo Umani” e già Presidente della sez. Fidapa di Barcellona P.G. La stessa ha sottolineato l’importanza della giornata ed ha indirizzato un messaggio di accoglienza verso i ragazzi di varie nazionalità e nei confronti dei rappresentanti degli SPRAR della provincia presenti in sala. Ha sottolineato come questa Giornata sia stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle dinamiche di chi è in fuga da quei paesi travagliati dai conflitti, dei nostri amici Rifugiati. Ha ringraziato i presenti ed inoltre l’Amministrazione Comunale che ha concesso i locali per svolgere quest’evento. “Per comprendere queste persone bisogna camminare con le loro scarpe” la significativa chiusura del suo intervento.
Vi sono stati momenti di testimonianza da parte dei responsabili degli SPRAR. Primo intervento quello di Federico Miragliotta coordinatore dello SPRAR di Terme Vigliatore nonché moderatore dell’evento il quale ha rigraziato Katia Mallarino e Tindaro Bellinvia per essersi spesi nel lavoro con gli Sprar nell’organizzazione di questo evento. Ha poi ringraziato i centri sociali Utopia, Girasole, Iri, Azione Sociale, Badia grande ed anche le milizie della Croce Rossa, i rappresentanti della cultura dell’accoglienza e tutti gli Sprar, dicendo: “la nostra unione vuol dire oggi ci siamo”. Quindi ha fatto visionare un video da lui scritto “Carlion” che parla di vulnerabilità e si può leggerlo in vario modo.
È seguito l’intervento dello SPRAR di Rodì Milici nella persona della coordinatrice Nancy Marchetta che ha presentato Ernest, ragazzo ventunenne che ha portato la propria esperienza: dopo 4 anni al CARA di Mineo, dove ha conosciuto la sua compagna da cui ha avuto due figli, ha iniziato a frequentare la scuola fino alla terza media e dopo un tirocino lavorativo oggi lavora in un vivaio.
Quindi ha preso la parola il Dott. Carmelo Ingegnere dello SPRAR di Castroreale che è uno dei primi, nel 2015 iniziò l’alternanza scuola-lavoro inizialmente eravamo tutti titubanti. “Dietro ogni nostro ospite ci sono delle storie. Faccio i complimenti alla dott.sa Longo che ha lavorato sullo straniero che è in noi. Stiamo affrontando un nuovo Medioevo. Ci sono delle barriere psichiche che ci separano dall’altro. Il diverso per noi può essere una risorsa.” Sono stati visti due video.
Per lo SPRAR di Fondachelli Fantina è intervenuto il coordinatore Santino Chillemi, queste le sue parole: “Grazie per la vostra partecipazione, so che avete lavorato tantissimo. Il nostro lavoro sta portando buoni frutti, come i nostri ragazzi si approcciano al territorio . Speriamo bene, mettiamo da parte le idee di oscurantismo e cerchiamo di trovare delle soluzioni.
Altro intervento quello della Dott.ssa Giusy Cusenza in rappresentanza dello Sprar di Barcellona: “Voglio ringraziare tutti coloro che credono nell’integrazione di questi ragazzi e chi ci aiuta. Siamo riusciti a realizzare dei progetti belli da vedere e vorrei ringraziare innanzitutto la Croce Rossa presieduta da Gabriella Deplano, ed un ragazzo spagnolo che è stato qui tre mesi ed ha realizzato un documentario che ci fa vedere come i nostri ragazzi vivono a Barcellona. È stato realizzato da Ony che ha fatto da cameraman e grazie alla collaborazione della Croce Rossa e dei suoi volantari che sono stati meravigliosi. Abbiamo la collaborazione di tutti loro.
La Presidente Deplano ha dichiarato: “Basta guardare i lavori che fanno questi Sprar e non c’è bisogno di tante parole. Ony è un volontario e oggi sta facendo anche il servizio civile. Noi della Croce Rossa siamo legati a 7 principi, ma a me piace molto quello dell’umanità inteso come prevenire e alleviare le sofferenze umane. Noi siamo presenti in tutti i porti dove sbarcano le persone emigrate e loro ci riconoscono subito dal nostro colore. Parla Ony “Ciao a tutti, adesso penso che il futuro sarà migliore. Grazie. Grazie Italia”. È stato visionato il video inerente lo SPRAR di Barcellona Pozzo di Gotto in cui dei ragazzi parlano di sè.
Federico Miragliotta ha ricordato che questo evento ha avuto il patrocinio del “Servizio Centrale per i Richiedenti asilo politico dei Rifugiati” che è un organo del Ministero dell’Interno ed ha poi chiamato sul palco la Prof.ssa Nella Falsaci della Comunità di Sant’Egidio per la consegna simbolica di attestati. La stessa ha invitato a raggiungerla Tindaro Bellinvia raccontando che quest’ultimo quando lei è andò in pensione le fece la proposta di far lezione ai ragazzi. Lei ha detto che ci avrebbe pensato e poi di sì. “Preferisco essere chiamata maestra. I ragazzi hanno fatto esami con la Luiss di Roma, una docente ha esaminato i ragazzi e ha detto che sono stati tutti bravi. Degian addirittura ha preso il livello B 1 di lingua italiana. È stato letto il giudizio ottenuto all’esame da questo ragazzo che ha avuto tutti 9. Tindaro Bellinvia ha menzionato anche i 2 ragazzi che hanno frequentato l’Istituto per il turismo “FERMI”.
Si è quindi arrivati alle battute finali di questo interessante incontro e nuovamente il moderatore Federico Merigliotti ha detto: “Chiudo dicendo… rivediamoci. L’unione riesce a fare la forza!” La Prof.ssa Cusenza ha chiamato ad intervenire Viviana Isgrò del “Circolo delle Lucertole” con cui è stato fatto un progetto per insegnare in modo ludico. Queste le parole della Presidente del “Circolo delle Lucertole”: “Qui i ragazzi leggono nella loro lingua e in italiano. Il progetto si chiama lingue e dialetti. La prima tappa è stata nello Sprar perchè secondo me va vissuto quel luogo. I ragazzi hanno quindi letto benissimo in dialetto siciliano fra lo stupore del pubblico per la loro bravura.
A conclusione della lettura è intervenuto l’Assessore Nino Munafò che ha portato saluti del Sindaco e si è detto contento che questo evento sia stato organizzato a Barcellona Pozzo di Gotto.
(Le foto sono tratte dalla pagina Facebook “Quelli della via”)