“Ho presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore alla Salute per chiedere interventi urgenti sulla riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Barcellona P.G.”, lo scrive in una nota l’On. Matteo Sciotto, deputato regionale di “Sud chiama Nord”
“La chiusura prolungata e la carenza di personale stanno creando enormi disagi ai cittadini e sovraccaricando l’ospedale di Milazzo, medici ed infermieri, ormai giunti al limite psico – fisico. Chiedo l’immediata riattivazione del Pronto Soccorso, già pronto ad accogliere pazienti; l’avvio di un piano straordinario di assunzioni per risolvere la carenza di personale medico. Il nostro territorio ha diritto a una sanità efficiente e continuerò a lottare per raggiungere questo obiettivo. È un tema su cui sono in gioco le vite, le sofferenze, la dignità del paziente, spesso persa in ore di attesa su un lettino a prescindere dall’età, in reparti senza umanità, nella chiamata a cui aggrapparsi anche soltanto per avere notizie, oppure, (cosa terribile), nella chiamata per trovare “un posto”.
Ed a Sciotto fa eco la consigliera comunale di Barcellona Pozzo di Gotto Melangela Scolaro, la quale dichiara: “Quella dignità persa quando del tempio della dignità umana che è la sanità, si è fatto mercato di clientele o altro. Quella dignità persa in un pronto soccorso, (non Milazzo), in una notte di Natale, quando ci siamo visti” non accettati” e siamo tornati a casa, alle 4, con mio padre in condizioni prossime alla morte. Quella dignità persa proprio quella notte, quando io non compresi che, semplicemente, non volevano il fastidio del ricovero. Quella dignità persa quella notte, quando io non fui in grado di difendere mio padre. Quella mia terribile, forse funesta, resistenza ad ogni forma di richiesta che ritengo ingiusta e avvilente, per cui io, in quella notte drammatica, non chiamai nessuno. Questo comportò un aggravio enorme di sofferenze per mio padre, che a casa non poteva essere adeguatamente supportato né per la respirazione né per l’alimentazione né per il riposo in un letto idoneo.
“PERCHE’ DA NOI BISOGNA FARE LA TELEFONATA. VERGOGNA. IPPOCRATE CALPESTATO. Quella dignità persa quando al primo attacco, l’1 maggio del 2023, mio padre chiese del pronto soccorso di Barcellona e io risposi :”Non c’è papà. È aperto fino alle 20…” Quella dignità persa con le risposte e gli atteggiamenti acidi di parte del personale. Quel perdere tutto proprio alla fine, dopo anni di battaglia di papà per l’ospedale di Barcellona, che gli costarono anche un trasferimento d’ufficio a Messina, dall’oggi al domani, e l’incazzatura di mia madre, che vedeva la nostra vita complicarsi a causa del tipo di politica che papà intendeva fare. Io ho difeso l’ospedale come ho potuto, innanzitutto in quel consiglio comunale del 4 gennaio 2021, procurandomi più che inimicizie. Ma cosa importa tutto ciò? Conta il potere.”